Diamante :: PD: solidariet? a Magorno dalla comunit? di Diamante.
DIAMANTE :: 15/11/2008 :: Nell’esprimere piena solidarietà umana e politica al Sindaco Ernesto Magorno costretto ancora una volta a difendere con un gesto estremo come lo sciopero della fame la sua comunità ed il diritto di quella comunità ad utilizzare (come avviene tra l’altro da decenni…) aree e spazi localizzati nella porzione centrale del territorio comunale, chiediamo agli organismi competenti l’immediata revoca del provvedimento di sequestro dagli stessi adottato.
Le aree sequestrate, localizzate in prossimità degli argini del torrente Corvino e tecnicamente definite dall’autorità giudiziaria “demanio fluviale”, sono in realtà da almeno trent’anni aree di pubblico interesse destinate a svolgere un ruolo fondamentale nell’erogare servizi irrinunciabili per la nostra comunità. In quegli spazi infatti da trent’anni la comunità di Diamante ed i turisti che essa ospita parcheggiano, in quegli spazi da trent’anni settimanalmente circa trecento espositori danno vita al popolare, produttivo e consolidato “mercato del sabato” di Diamante che quando il turismo calabrese, tipicamente “ultrastagionalizzato” nei tempi di soggiorno del turista, chiude i battenti, diviene nei fine settimana del nostro lunghissimo inverno… fulcro ed indotto sociale, economico ed occupazionale per la nostra comunità come per l’intero territorio. Nel ribadire la nostra piena fiducia all’autorità giudiziaria ci appelliamo alla sensibilità civile ed istituzionale di chi si occupa del caso in questione. Non sarebbe giusto che nella Calabria “dell’abusivismo concordato” lo Stato si mostrasse ancora una volta debole con i forti e forte con i deboli…varando di fatto un’anomala “plutocrazia di diritto”, non sarebbe giusto che nell’Italia dei condoni e delle sanatorie a pagare per tutti fosse una piccola comunità di 5000 abitanti che vive e lavora in un’area periferica di una regione che si trova alla periferia di una nazione oggi politicamente, socialmente ed economicamente periferica in Europa, non sarebbe giusto che a pagare fosse un Sindaco,tra l’altro pronto a sanare eventuali irregolarità in ogni caso ascrivibili alla responsabilità delle precedenti amministrazioni, che con il suo gesto e la sua perseveranza si erge a strenuo e fortunatamente cocciuto difensore di un popolo e dei suoi diritti.