Fin dall’inizio De Rose ha gestito la società del San Lucido e la scuola calcio con le sue sole forze (circa 10.000 euro al mese per sostenere la struttura). Una squadra a cui sono regolarmente pagati gli stipendi e una scuola che forma circa 100 ragazzi, dai 5 ai 17 anni. Un punto di riferimento per i giovani di San Lucido:”Aiutiamo tanti di loro a stare lontano dalla strada – racconta De Rose – gli insegniamo il valore dello sport e della sana competizione. Una realtà importante per il territorio che non si può abbandonare a se stessa”. Ci tiene, però, a sottolinearlo il Presidente De Rose non si tratta di recriminazioni ma di un invito alla collaborazione: “Sono in ottimi rapporti con l’amministrazione comunale – ribadisce – ma ho bisogno che ora mi supporti”. Un sostegno non solo finanziario ma anche un aiuto per sensibilizzare maggiormente la cittadina: “Solo l’amministrazione può sollecitare imprenditori locali a dare una mano a questa società, magari dando una svolta al calcio sanlucidano”. De Rose promette di resistere fino alla fine della stagione:”Stiamo andando molto bene e manterrò gli impegni con i giocatori – annuncia – ma dopo il campionato non so quello che accadrà”. Ecco, perché chiede un’apertura da parte del comune:”Dopo un periodo di commissariamento, finalmente nell’aprile scorso si è insediata la nuova amministrazione – puntualizza – mi rendo conto che è necessario ancora del tempo, ma sento la necessità di coinvolgere le istituzioni. Una bella realtà sportiva, radicata sul territorio. La San Lucido Calcio è frutto di impegno e sacrifici che non possono essere vanificati”.
