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Cosenza :: Cambia il Servizio Civile: Un incontro a palazzo Chigi con Giovannardi.

Giuseppe Ceresia e Pino De Rose a colloquio col sottosegretario per discutere di alcune rilevanti novità.

COSENZA :: 28/01/2009 :: "Nel 2009 saranno avviati al servizio civile circa 30mila giovani, facendo fronte all'impegno finanziario con la disponibilità delle risorse già stanziate in bilancio e di quelle che si andranno a recuperare attraverso un emendamento che modifica il sistema previdenziale dei volontari".

Lo ha annunciato Carlo Amedeo Giovanardi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, nell’incontro tecnico che si è svolto mercoledì scorso, 21 gennaio, a Roma, a Palazzo Chigi. Una riunione a cui ha partecipato Carlo Cortellaro, il Presidente nazionale  delle associazioni Pro Italia e Futura. Ovvero, gli enti di Servizio Civile Nazionale appartenenti alla I classe. Un incontro dedicato soprattutto alle sedi del Sud Italia. A confrontarsi con il Sottosegretario anche la delegazione calabrese delle due associazioni. Presenti alla riunione, dunque, i responsabili della sezione Pro Italia e Futura Calabria: Giuseppe Ceresia e Pino De Rose; infine, i rappresentati delle sezioni della Puglia, Campania e Sicilia. Era presente anche l’on. Nucera.  Un incontro in cui il sottosegretario Giovanardi ha sottolineato la necessità di rivisitare la gestione del servizio:"Negli ultimi due anni – spiega – una programmazione sbagliata e l'accettazione di oneri impropri e inutili per i volontari, insieme al ridimensionamento dei fondi, hanno reso problematica la gestione di una realtà che deve essere comunque profondamente cambiata". E Giovanardi  coglie l’occasione per rendere partecipe dei cambiamenti in atto i rappresentanti di Pro Italia e Futura: " Si è appena insediata il nuovo Nucleo di Valutazione”  ha annunciato. Inoltre, d'intesa con le Regioni, i Comuni e gli enti del volontariato si provvederà alla riscrittura della legge su alcuni punti di riforma condivisi: un rapporto più costruttivo fra Stato e Regioni, un superamento dello squilibrio regionale fra il Sud e il Nord del Paese (il 33% dei volontari viene, in particolare, dalla Sicilia e dalla Campania), una maggiore flessibilità negli orari di impiego dei volontari con conseguente parametrazione delle indennità al tempo dedicato al servizio, una compartecipazione degli enti ai costi del servizio, specialmente quando attingono ad un grande numero di volontari. “L'impegno comune – ha promesso il Sottosegretario – è di approvare la nuova legge nel 2009 per rendere operativo il nuovo servizio già dal 2010".