Castrovillari :: Settimana della Cultura 2009, XI edizione.
“Evoluzione del Territorio del Pollino attraverso la Cartografia conservata presso la Sezione di Archivio di Stato di Castrovillari.”
CASTROVILLARI :: 07/04/2009 :: La manifestazione “Settimana della Cultura”che quest’anno ha lo slogan “La cultura è di tutti: partecipa anche tu”, ha lo scopo di favorirne la conoscenza e di trasmettere l’amore per l’arte, per i documenti ad una sempre più ampia platea di cittadini.
Il tema della mostra esposta nei locali della Sezione di Archivio di Stato di Castrovillari dal 18 aprile al 09 maggio 2009, esclusi i giorni festivi, orario di visita dal lunedì al giovedì ore 9,00-16,00, venerdì-sabato ore 9,00-13,00, vuole far conoscere attraverso i documenti “L’Evoluzione del Territorio del Pollino attraverso la Cartografia” Su cosa si debba intendere per “ territorio” si è discusso e si discute ancora oggi, partendo da impostazioni spesso molto diverse e arrivando a definizioni e approcci che talora sembrano essere molto distanti tra loro. Aldilà, però di tante differenze, quello su cui tutti sono sostanzialmente d’accordo è che alla base della formazione e della nascita di quella “cosa” che chiamiamo “territorio,” c’è l’interazione tra uomo e ambiente genericamente inteso. Studiare il territorio, leggerlo, scomporlo nelle sue componenti, significa ricostruire la storia di questo complesso rapporto, vedere come la presenza dell’uomo ha modificato le linee evolutive degli elementi fisici del territorio e come a sua volta l’uomo ha risposto alle ”provocazioni” dell’ambiente fisico, in che misura vi si è adattato e ha adattato ad essi la propria cultura, il proprio modo di vivere. Compito primario di uno storico del territorio è dunque studiarne l’evoluzione, il paesaggio e ricostruirne le trasformazioni. Per raggiungere questo obiettivo è prima di tutto necessario che lo storico non sia solo, ma che assieme a lui vi siano specialisti di altri settori perché, essendo il territorio una realtà complessa, deve essere analizzato da diversi punti di vista, in modo da poter cogliere le sue molteplici componenti sia fisiche che antropiche. Per tutti, però un elemento fondamentale è costituito dalla cartografia storica, la rappresentazione cartografica, infatti, fissa la situazione di quel territorio, i caratteri di quel paesaggio in un determinato momento; è una sorta di “fermo immagine” di un lunghissimo film, che stiamo cercando, fotogramma dopo fotogramma, di ricostruire e ricomporre. Un esempio dell’importanza della cartografia storica nella ricostruzione delle variazioni della geografia del territorio è dato dallo studio dei documenti che testimoniano come terremoti, alluvioni, straripamenti di fiumi es. Coscile, Raganello, Crati, inondando, tratti di territorio, ne hanno cambiato la primitiva conformazione fisica. La cartografia storica è quindi uno strumento indispensabile per una corretta lettura ed analisi del territorio e per la ricostruzione dell’evoluzione del paesaggio, sia in senso fisico che economico; riconoscerne la struttura, coglierne nei documenti gli elementi caratteristici è un momento fondamentale non solo per la storia, ma anche per la pianificazione del territorio. La cartografia storica, quindi, non è solo una fonte per la ricostruzione del passato, ma anche uno strumento per la costruzione del futuro.