Scalea :: Verdi: il ritorno dei Vandali Autorizzati.
Se la cultura ambientale di questa amministrazione si misura da queste giustificazioni, allora confermiamo quando già espresso milioni di volte che all’interno di questa compagine amministrativa sussiste una grande ignoranza in materia. Ebbene … se esisteva una pianta “ammalata” che al massimo rischiava l’essiccazione e non nuoceva nè ai cittadini e nè a strutture pubbliche…perché è stata tagliata subito? Evidentemente l’amministrazione “Russo” ignora, ora come in tanti altri casi, le leggi che regolano il vivere civile. Nella fattispecie il Decreto Legge del 17 Aprile 1998 – “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro la processionaria del pino “Traumatocampa pityocampa”. Innanzitutto per quanto concerne gli accertamenti per la presenza di una certa gravità di “Processionaria”, non è il “semplice parere” di un agronomo, peraltro dipendente comunale, che stabilisce le regole per la procedura di intervento. Infatti la legge prevede che : Gli accertamenti fitosanitari per individuare le zone a rischio, devono essere EFFETTUATI dai servizi fitosanitari regionali nel territorio di competenza, avvalendosi della collaborazione del Corpo forestale dello Stato. Inoltre gli eventuali interventi di profilassi disposti dall’autorità sanitaria competente dovranno essere effettuati secondo le modalità concordate caso per caso con il servizio fitosanitario nazionale. Infine ricordiamo agli uffici comunali che sussistono trattamenti di “disinfestazione” per debellare la “PROCESSIONARIA e quindi non è necessario il taglio indiscriminato. Purtroppo dobbiamo anche ricordare ai cittadini, che ci fermano per strada e ci chiedono : Ma voi non fate niente per fermare questo scempio ? Che sciaguratamente i tagli avvengono all’improvviso e quindi molte volte ci troviamo in situazioni per cui non ci resta che constatare quando di triste è accaduto e procedere a pubbliche denunce. Il nostro partito , più di una volta è intervenuto in merito ai tagli selvaggi in pieno centro urbano messi in atto dall’amministrazione “Russo”. Dobbiamo dire anche, che il nostro amatissimo Corpo Forestale dello Stato, che in più occasioni è stato il maggiore alleato a difesa dell’ambiente, ( in questo caso pare che non sia stato informato di questa o
perazione) su questo argomento, in passato, ha creato un grave equivoco. Ad una nostra interrogazione al comando Generale del Corpo, lo stesso, rispondeva con un intervento alla “Pilato” . Nella missiva di risposta al Partito dei Verdi di Scalea asseriva che “ le piante in centro urbano non costituiscono bosco o filare, non ricadono in aree sottoposte a vincolo idrogeologico e pertanto di stretta pertinenza del comando di Polizia Municipale”. Questa risposta ha creato un grave e dannoso precedente, dando via libera alle amministrazioni comunali di muoversi autonomamente sul verde urbano del Paese. Così facendo è stata messa in atto una politica distruttiva nei confronti dell’ambiente urbano, rendendo quasi inutile l’azione di difesa dell’ambientalismo cittadino. Non considerando che nelle amministrazioni locali, si cerca di salvaguardare più gli interessi dei singoli che non della collettività. Senza aggiungere altre considerazioni che appesantirebbero soltanto il tutto, lasciamo a voi cittadini, il giudizio e le eventuali valutazioni in merito.