Belvedere Marittimo :: Politica scolastica non calciomercato, please!
BELVEDERE MARITTIMO :: 01/12/2010 :: Le logiche del Dimensionamento lo sappiamo, mal si conciliano con quelle di interessi di più ampio respiro, ma purtroppo è da un po’ che la politica nazionale, e quindi anche territoriale, è giocoforza, informata a tale criterio. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e l’inizio di una stagione programmatica orientata verso una pura politica di risanamento, sviluppo, rilancio e investimento in una prospettiva di uscita dalla crisi (culturale oltre che economica) subisce l’ennesimo rinvio.
Siamo un po’ tutti assuefatti e scoraggiati, nel merito della questione, ma permangono iniziative genuine di chi crede ancora, nonostante tutto, che ci sia una via, una possibilità o almeno una speranza.
Quando all’inizio dell’anno scolastico, insediata da pochi giorni alla Dirigenza dei Licei di Belvedere Marittimo, ebbi la visita dell’assessore Franca Maritato e del Vicesindaco Fabrizio Mollo del comune di Acquappesa, dopo un iniziale senso di stupore, mi fu chiaro il profilo nobile e la condotta passionale di un’amministrazione comunale che voleva fortemente promuovere una istituzione scolastica rifiutandosi di assistere alla sua lenta agonia. A tal fine mi chiedevano una collaborazione che personalmente (da persona che ancora crede in quello che fa e cerca di farlo nel migliore dei modi), da “impenitente utopista” non mi solo sentita di negare, anzi il tutto assumeva le dimensioni di una sfida complessa che ha stimolato il mio spirito.
Era difficile immaginare che la cosa, lungi dall’essere apprezzata, avrebbe scatenato una querelle “politico-istituzionale-sindacale” dalle dimensioni inimagginabili!
Sono stata ad assistere attonita all’esacerbamento degli animi attraverso la stampa. Ho affrontato la cosa con il giusto distacco perché mi piace valutare a consuntivo i comportamenti, le parole e le azioni degli individui, ( è un mio metodo!) e ho cercato di portare conforto e pacatezza agli amministratori di Acquappesa che subivano puntuali attacchi per il semplice fatto di aver portato avanti un discorso onesto e lineare.
Non è mia intenzione entrare nel merito delle decisioni politiche assunte, non mi compete, non l’ho fatto finora e non ho intenzione di farlo, ma avendo letto ieri la corposa rassegna stampa dedicata alla notizia che tirava in ballo l’istituto di Belvedere sento l’obbligo istituzionale nonché giornalistico, anche ai fini di una corretta e completa informazione, di fare qualche precisazione:
1) nessuno intendeva “favorire Belvedere”.
Se il Sindaco Perrotta per favorire intende, portare un carico di responsabilità e di lavoro ulteriore ad una scuola che già lavora con un organico insufficiente e collocata a oltre 20 km, allora, abbiamo diversi concetti di favore.
2) I Licei di Belvedere hanno una popolazione scolastica di 700 alunni, un bilancio in attivo e gode di ottime relazioni interistituzionali, considerazione e stima nell’ambito regionale sia a livello politico che scolastico, da lunga;
3) Le logiche numeriche non sono mai state al centro degli interessi di questa istituzione, tanto da rinunciare, due anni addietro all’istituto di S. Agata d’Esaro;
4) I titoli letti sui giornali di ieri (“ Paola vuole riprendersi l’ITT”, “ Il sindacato SAB: salviamo Ipscct-Ipsia” “ Il PDL si schiera con Aita: vogliamo quella scuola”) mi fanno pensare più ad un clima da calciomercato che ad una seria riflessione di politica scolastica e rilancio territoriale.
Il problema di fondo è che c’è scarso interesse istituzionale verso il mondo della scuola. Nessuno valuta l’importanza strategica di un’istituzione scolastica che in un territorio può essere anche volano di sviluppo. Ci si accorge dell’esistenza della scuola solo quando subentrano interessi confluenti di altra natura. Ciò è detestabile!
Un istituto per il turismo, unico per la provincia di Cosenza, avrebbe dovuto essere un polo di attrazione, ma in tempi non sospetti, per stabilire sinergie dense di progettualità intercomunale ed interistituzionale condivisa, concertata e programmata sul medio e lungo termine. Sono certa che oggi, alla luce di tutta l’attenzione accesa dai riflettori politici su questa scuola, si inizi un nuovo percorso di collaborazione per il bene non solo dell’ITT ma di tutta la provincia, di tutti i comuni che vivono di turismo.
L’istituto di Belvedere raccoglie studenti da 18 diversi comuni della provincia. E’ frequentissimo il contatto con le diverse amministrazioni comunali che hanno sempre dimostrato grande sensibilità e collaborazione soprattutto recentemente in occasione delle difficoltà derivanti dal piano di trasporto degli studenti.
Iniziare un discorso programmatico, una “joint-venture”, scuola- ente provincia-enti comunali- centri per l’impiego ecc. è un lavoro ciclopico, il Dirigente Scolastico necessita della collaborazione di tutti! Solo con questa premessa si potrà lavorare bene insieme, nell’interesse della comunità ed aspettarsi in tempi non brevi un ritorno in termini di rilancio socio-economico-culturale della nostra provincia.
Bisogna precisare, in ogni caso, che ognuno ha svolto il suo ruolo istituzionale:
i sindaci hanno difeso le istituzioni presenti sul proprio territorio, i sindacati hanno difeso i lavoratori, la provincia ha prodotto il documento che le veniva richiesto.
I colleghi Dirigenti Scolastici che stimo e apprezzo da lunga data, hanno, come me, preferito non comparire in questa querelle. Io leggo in questa posizione un elegante distacco intellettuale di chi sa che, comunque vadano le cose, nel nostro Paese ancora non è stata data voce alle istanze della scuola e questo ne è solo l’ennesimo esempio.
Agli amministratori di Acquappesa va tutta la mia solidarietà e apprezzamento per un intervento appassionato e idealistico che li ha visti contrapposti da tanti, troppi, da logiche più forti. Resta il sentirsi lusingati per essere stati da loro individuati come scuola di riferimento per le garanzie che reputavano potessero derivare loro in termini di solidità, serietà, impegno, intelligenza gestionale.
Allo stato, preso atto delle decisioni del consiglio Provinciale, resta da auspicare un rinnovato impegno da parte politica, verso le sorti della scuola, in generale e degli istituti interessati nello specifico, che sicuramente meritano un grosso impegno e senso di responsabilità del quale però, stavolta, dopo tutta questa confusione, si dovrà dar conto, in maniera puntuale, ai cittadini.
Il Dirigente Scolastico dei Licei di Belvedere
Giornalista
Maria Grazia Cianciulli