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Cetraro :: Ritrovamento di un relitto.

CETRARO :: 15/09/2009 :: Il relitto ritrovato qualche giorno fa al largo della costa di Cetraro è oggetto di cronaca e di denuncia. Un’ulteriore danno che coinvolge ancora una volta il mare dell’Alto Tirreno Cosentino, già fortemente segnato dalla crisi estiva dovuta ad acque torbide per il malfunzionamento, si diceva, di alcuni depuratori della zona. Ora uno si chiede anche quanto centrassero questi depuratori. Se effettivamente questo alone oleoso e di colore  verde-giallo dipendesse solo dai depuratori.

Dopo anni di indagine, grazie anche ad un pentito che ha denunciato l’accaduto, si è ritrovato un relitto carico di materiale tossico che da tempo era presente nel mare. Notizie sull’argomento rivelano, ma ancora non confermano che il pentito abbia parlato di 40 navi presenti sotto le acque. Si ricorda ai lettori  che lo scorso anno nella zona di Scalea fu ritrovato un bidone portato dalle correnti di ignara provenienze. Fatto passato alla cronaca ma accantonato dopo un paio di giorni come lo stesso bibone. Ora ciò che emerso è una grande nave mercantile con scorie tossiche che affondando, defluivano nel nostro mare, mentre milioni di bagnanti si immergevano in quelle acque che fungevano invece  da scarico. Le indagini stanno proseguendo e analizzando quale materiale sia presente nella stiva del relitto e quale conseguenza possa portare per la salute di chi in questi anni ignari o consapevoli del pericolo ha cercato refrigerio lontano o vicino alla costa messa in discussione. Una scoperta del genere non può passare nel dimenticatoio, la gente ora vuole sapere tutto sull’accaduto e sui danni che possano verificarsi. Qualcuno sapeva di questo scarico a mare, ma per soldi ha taciuto. La domanda è: chissà da quanto tempo e chissà quante barche scaricano ancora oggi materiale nocivo a mare. La speranza è che queste indagini vadano avanti e facciano chiarezza sul caso. L’ inchiesta sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici è da giorni oggetto di discussione e di amarezza nei confronti di coloro che provocano danni enormi per l’ambiente, per la salute e per tutta la Calabria in generale, già segnata di per se da questa forte crisi. Ora tutti i comuni di ogni singolo paese devono unirsi e cercare di risolvere la situazione gravosa che segna ancora il turismo calabrese ma soprattutto nuoce alla salute. Per non parlare di molti pescatori che proprio della zona cetrarese vanno a pescare splendidi tonni. Ma cosa abbiamo mangiato per tutti questi anni? Il pericolo  non riguarda solo immergersi nelle acque, o passeggiare sulla costa, ma anche la pesca ricavata può essere nociva. La serietà del problema è chiaro a tutti, dobbiamo stare in allerta ed interessarci a questo caso che rischia ancora una volta di capovolgere la situazione dell’Alto Tirreno Cosentino. Anche su face book si è creato un gruppo per allertare e parlare della situazione in esame, chiunque può iscriversi e dire la sua sull’argomento. Il gruppo si chiama “COMMISSIONE CITTADINA : RELITTO TOSSICO .. VO
GLIAMO LA VERITA'”.
Cerchiamo di essere uniti.

Barbara Di Giorno