San Giovanni in Fiore :: Tutto pronto per la Prima “Sagra del Maiale”.
Era questa una delle occasioni propizie nell’anno per invitare amici e parenti alla consumazione delle “Frittule. Sono nati proprio per questo motivo dei piatti tipici della cucina sangiovannese: minestra con cavoli, fagioli e cotiche, la gelatina, i frisuli, le costatine di maiale al sugo e altri prelibati e saporiti piatti. La serata dedicata alla sagra del maiale prevede anche un falò e la presenza di un gruppo folkloristico che allieterà la serata con canti e musiche tradizionali, senza dimenticare il canto delle festività natalizie per eccellenza: ‘ U Zugghi. “E’ una manifestazione – sottolinea l’Assessore all’Agricoltura Giovambattista Benincasa- che abbiamo promosso e portato avanti grazie soprattutto alla collaborazione di alcune aziende : Linardella Macelleria, Sila Sole dei Frat.lli Talerico, Mangia e Scappa, Fratelli Spadafora industria Boschiva, Fattoria I Greco di Cariati, GBS Spadafora. E’ la prima edizione di una manifestazione – aggiunge Benincasa – che vogliamo rilanciare, riprendendo l’antica tradizione della trasformazione del maiale, immancabile in ogni famiglia, perché garantiva la possibilità di avere di che mangiare, cosa che oggi è diventata sempre più rara visto che in tanti ricorrono al già pronto. Nel passato invece, a questo rito ci si preparava per tempo, allorquando proprio alla fiera zootecnica di fine agosto, che quest’anno abbiamo voluto riprendere, le famiglie compravano i piccoli maialini da allevare sino a quando, in pieno inverno, raggiungevano un peso tale da poter essere uccisi per preparare la provvista di un anno intero, visto che del maiale veniva utilizzato tutto. Siamo convinti – dice Benincasa – che questi eventi possono far crescere o riscoprire, non solo nei residenti, ma anche nelle popolazioni viciniore, i sapori e le tradizioni per la maggior parte ormai archiviate, con lo scopo anche di riprendere i prodotti tipici che possono diventare una fonte di reddito per la città e per le aziende impegnate nel settore. Non ho abbandonato – sottolinea – l’idea dell’indicazione DECO (denominazione comunale di origine) e del Mercato del contadino che mette in contatto diretto, in una filiera cosiddetta “corta” i consumatori e i produttori. L’Amministrazione comunale florense invita i cittadini a partecipare alla serata, che sarà non solo di degustazione ma anche di festa e di allegria per chiudere le festività e attendere l’arrivo della Epifania, che tutte le feste porta via.