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Locri :: Il sindaco Francesco Macrì su bene confiscato.

LOCRI :: 10/02/2011 :: Procede il percorso di legalità fortemente voluto dal Sindaco della Città di Locri, Francesco Macrì, che giunge ad un nuovo importante traguardo nell’assegnazione dei beni confiscati presenti nel territorio comunale. Infatti è lo stesso primo cittadino che sottolinea la prossima assegnazione di un immobile, confiscato alla ‘ndrangheta, da adibire a sede della rappresentanza di Locri dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

La giunta guidata da Francesco Macrì prevede di approvare lo schema di concessione per poi procedere alla necessaria ratifica che dovrà essere votata in consiglio comunale per come previsto dalla normativa. La struttura sarà concessa alla associazione in considerazione del fatto che la rappresentanza locale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti opera sul territorio di Locri, dove ha organizzato diversi incontri dedicati a tematiche culturali, educative e diversabilità.

“Si tratta di un’associazione che, nel corso dei numerosi incontri che abbiamo avuto – dichiara il sindaco Macrì -, ha posto in rilievo l’importanza della cultura quale strumento concreto per il superamento delle barriere sociali, della discriminazione e dei pregiudizi, contro i quali ci siamo sempre adoperati richiamando l’attenzione sulla necessità di conoscere chi ci sta a fianco evitando ogni qualsivoglia forma di pregiudizio”.

Nei giorni scorsi il sindaco di Locri ha incontrato una delegazione della rappresentanza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, recependo alcune problematiche sorte circa la necessità di procedere con alcuni interventi diretti ala riqualificazione parziale dell’immobile. In merito il sindaco Macrì ha assicurato i rappresentanti dell’associazione che a breve saranno attivati gli uffici preposti al fine di provvedere, con celerità, ad attivare i lavori per rendere l’immobile perfettamente agibile per come richiesto.

“E’ un nostro dovere – rileva il sindaco Macrì -, attivarci per completare alcuni lavori in maniera tale da poter consegnare una sede adeguata dove l’associazione possa sviluppare le proprie iniziative ed i progetti che sta portando avanti”.

In definitiva si tratta di un nuovo, importante capitolo, nell’assegnazione dei beni confiscati alla collettività, destinandoli ad un concreto utilizzo sociale che, in questo particolare momento storico, segna positivamente il cammino di legalità intrapreso da Locri che, attraverso una salda sinergia tra le istituzioni, consegna il maltolto alla società civile che opera, attraverso l’associazionismo,  costantemente sul territorio.