Successivamente, molta fu anche la preoccupazione per il danno ambientale e per la salute pubblica potenzialmente causati dall'intenso fumo nero sprigionatosi dalle fiamme. Parte della ditta resto' sotto sequestro per diverso tempo ai finid elle indagini sulla natura dell'evento. A distanza di un anno, i Carabieniri, che hanno continuato a tenere sotto osservazione la situazione, allertati dal vedere nuovamente accumulate enormi cataste di pneumatici usati e triturati, nonche' residui del disastro dell'anno prima, hanno deciso di intervenire. Nella giornata di ieri, i militari della Stazione di Falerna unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, hanno proceduto al controllo della ditta, riscontrando violazioni in ordine allo smaltimento dei rifiuti. In particolare hanno rilevato che nella parte di capannone andata in fumo vi erano ancora residui della combustione dell'anno precedente la cui bonifica era stata assegnata con gara d'appalto del Comune di Falerna ad una ditta specializzata. Inoltre, nella parte anteriore rimasta integra, erano stati accumulati altri pneumatici e montagne di gomme triturate. Per scongiurare il ripetersi di incidenti analoghi a quello dell'anno prima, i miltari hanno posto sotto sequestro parte del capannone incendiatosi l'anno scorso e tutto il materiale accatastato dinanzi al piazzale della ditta. Ulteriori indagini sono in corso.
