A Carlo Carletti – Professore del Dipartimento di Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari – e alla responsabile del Museo dei Fori Imperiali, Lucrezia Ungaro, è stato assegnato, invece, il compito di delineare i tratti salienti dello studioso e dell’uomo. “Dietro ai monumenti ci sono gli uomini”. Un limite che Pasquale Testini riconosceva alla disciplina archeologica, strumento che, attraverso lo studio delle opere, deve consentire la conoscenza profonda dell’umanità. Ma, grazie a Testini, è stata aperta una riflessione sull’archeologia cristiana che ha permesso alla disciplina di liberarsi da faziose ideologie e di ampliare il dibattito sulla definizione e sui contenuti della materia. Lo studioso ha esaminato argomenti che vanno dal duomo della nativa Ruvo all’area sacra di S.Ippolito all’Isola Sacra, dal complesso cultuale di Kathisma in Palestina a quello paleocristiano di Cimitile (Nola) e importanti catacombe e chiese romane. Noti agli appassionati del settore gli innovativi seminari interdisciplinari presso la Scuola Francese e i celebri congressi. A vent’anni dalla sua prematura scomparsa questo libro raccoglie i suoi più importanti scritti estrapolati dalle varie sedi editoriali, tale da includere nel complesso il totale contributo dello studioso, dei suoi interessi e, in particolar modo, della spinta innovatrice apportata alla sua disciplina. I volumi sono stati curati da Philippe Pergola e Fabrizio Bisconti, allievi di Pasquale Testini, oggi tra i suoi eredi in ambito universitario, e da Lucrezia Ungaro, che di Pasquale Testini ricorda la dimensione più intima, umana e familiare.
Alessia Cinti
alessia.cinti@calnews.it
