Scalea :: Vas Calabria: l'intervento del Presidente Valla Lao non chiarisce i dubbi.
In questi giorni si è dibattuto molto sul problema del deficit del Consorzio di Bonifica Valle Lao e la questione morale legata al tentativo di assunzione dell'ex assessore provinciale, poi fallito, pare, proprio per gli interventi a cascata di alcune associazioni locali e all'interrogazione al presidente Loiero di alcuni consiglieri regionali, quindi da nessuna regia “occulta” ma da diversi soggetti politici ed associativi. Entrando nel merito delle questioni poste, lo stesso Presidente Paravati, oltre a non definire nessun percorso di rilancio dell'ente che rappresenta, ha evitato di chiarire lacune evidenti della sua amministrazione. Con il discorso “a rotatoria”con la quale è abituato a rispondere, un metodo dialettico dove, in pratica, girando sulla questione non si affronta la questione stessa, che vuole mettere in discussione il merito stesso degli interventi democratici, prima di tutto, di cittadini che pagano le tasse e sostengono enti come il consorzio di Bonifica, votati molto spesso a creare vuoto e clientelismo, mette in evidenza, soprattutto, che la proposta dei VAS all'assessore all'agricoltura della Regione Calabria, Pietro Amato, potrebbe essere avvallata in pieno dall'esecutivo regionale. Inoltre, entrando nei particolari, sempre dagli interventi a mezzo stampa, si apprende che nei mesi scorsi l'ex assessore al bilancio della provincia di Cosenza, Rachele Grosso Ciponte, è stata nominata consulente della struttura consortile e che a seguito di questa decisione, decine di disoccupati del comprensorio tirrenico, hanno fatto richiesta all'amministrazione dell'ente proprio per sottolineare la necessità di avere pari opportunità e uguaglianza di diritti sul lavoro all'interno di strutture pubbliche come il Consorzio Valle Lao. Di fatti, sarebbe stato più utile, da parte dell'amministrazione consortile, bandire un concorso pubblico di assunzione di personale, aperto a tutti, e giustificare la spesa nelle voci di bilancio, mentre, invece, si è preferito, come nel caso dell'ex assessore al Bilancio della provincia di Cosenza, agire in modo diretto, lasciando trasparire soltanto azioni politiche di dubbia uguaglianza e un probabile vuoto di bilancio che non può supportare l'assunzione di ulteriore personale, oltre al problema relativo al mancato riconoscimento dei diritti lavorativi degli stessi dipendenti del Consorzio, degli acquaioli e degli operai forestali. Per questo e solo per incentivare la scelta di strade più trasparenti, la dirigenza dei VAS ha inteso agire e richiedere la verifica di ispettori regionali nella struttura consortile. Ovviamente si riserverà anche di richiedere l’eventuale commissariamento per inettitudine amministrativa.