Dalla Trincea :: Finzioni.
di Francesco Cirillo
DALLA TRINCEA :: 03/12/2009 :: Ho riletto per la decima volta Finzioni di Borges. Penso che sia il libro dei libri. Il libro sulla modernità. Sul mondo che Borges immaginava da cieco. Un mondo di finzioni ma vero. Parlando di Finzioni , Borges diceva la verità.
Borges parlava di un falso paese scoperto "nelle pagine di un'enciclopedia plagiaria", Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, "labirinto ordito dagli uomini" ma capace di cambiare la faccia del mondo; del "Don Chisciotte" di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; del mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; dell'infinita biblioteca di Babele, i cui scaffali "registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici… cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue" e che sopravviverà all'estinzione della specie umana; del giardino dei sentieri che si biforcano; dell'insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme. Penso bene a questa mia lettura, nella mia fredda trincea e ne parlo con un giovane che viene a trovarmi spesso, parlandomi del mondo esterno. Questo giovane mi porta queste notizie vere ma che sembrano uscite dal libro di Borges. Una sorte di continuazione immaginaria delle Finzioni di Borges. Come quella scoperta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castrovillari che hanno denunciato a piede libero, per usurpazione di titoli ed onori ed illecita detenzione di contrassegni in uso alle Forze di Polizia, una persona di origini campane ma residente a Roma. Ebbene, questo signore che cosa si è inventato. Essendo un Maresciallo dell’Esercito Italiano in congedo, nell’ultimo anno sarebbe venuto in contatto con piu' persone di Castrovillari spacciandosi per Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri, in servizio a Roma con delicati incarichi parlamentari riguardanti la sicurezza nazionale. L'uomo avrebbe in più occasioni, dopo essersi fatto offrire pranzi e cene, promesso interessamento per pratiche di lavoro a ragazzi di Castrovillari interessati ad entrare nell'Arma dei Carabinieri. La procedura che utilizzava prevedeva anche la consegna a mano della domanda di arruolamento presso la sua abitazione romana, al termine della quale non mancava la foto ricordo di rito in cui l'uomo indossava una vera uniforme da generale, bardata con gradi, alamari ed onorificenze. Questo signore avrebbe anche presenziato a cerimonie pubbliche, sempre con la sua finta uniforme, posizionandosi tra le autorità invitate senza che nessuno avesse da ridire, visto che si qualificava quale un alto Ufficiale dell’Arma. Le indagini erano state avviate dopo che alcuni Carabinieri in congedo, ai quali era stato presentato, si erano insospettiti per i racconti inverosimili che l'uomo narrava circa la sua permanenza nell’Arma. Per esempio, raccontava di essere stato autore della cattura di superlatitanti quali Riina e Provenzano e di aver lavorato con il Generale Dalla Chiesa. La perquisizione domiciliare disposta dal Pubblico Ministero ha consentito di rinvenire e sequestrare la falsa uniforme, che il si era realizzato da solo. Una finzione diventata vera fino all’arresto. E ancora, questo mio giovane amico mi parla di un video hard che riprenderebbe i due super fascisti, la Mussolini e il razzista Fiore in scene di sesso nella sede di Forza Nuova. Video che starebbe girando nelle redazioni di alcuni giornali. Vero o finzione? Forse Finzione, ma vera perché possibile. Ed ancora. La signora Mastella dice di stare male a Roma. E’ lì in soggiorno obbligato. Non può rientrare in Campania fino a quando non verrà processata per presunte tangenti nel campo della monnezza napoletana. La signora con lauto stipendio che riceve ancora dalla regione Campania, come presidente del consiglio regionale, non rie
sce a vivere a Roma lontana dalla sua Campania e ha dei forti mal di pancia. Una Finzione che resta tale, poco credibile. Al Grande Fratello, decima edizione, entra una donna diventata uomo. E si rivela alla nazione durante una trasmissione, fra gli sguardi allucinati di tutto il gruppo di fratellastri. Poi tutti fingono di non sapere e continuano fra urla e finte risse pur di alzare l’audience. Una finzione che resta tale però. Finzioni che rivelano la finzione e la falsità di una società sempre più di plastica e irreale. La realtà vera oggi non è nelle notizie o nelle Tv. E’ dove è sempre stata. Nelle periferie, nei paesi del sud, nella gente davvero povera, davvero senza lavoro, davvero senza casa. Gente che davvero non riesce a vivere ed ha davvero mal di pancia perché vuota da anni. La realtà è fatta da questa gente che non ha una casa, che viene da paesi lontani in cerca di una vita reale e non fatta di guerre, di fame, di malattie. Qui, nella nostra società occidentalizzata, anche la morte diventa finzione, loro, quelli che vivono nella finzione, non muoiono mai, mentre è nella vita che c’ è morte vera e lenta.