ALESSANDRIA DEL CARRETTO :: 13/02/2014 :: C’è una comunità, quella di Alessandria del Carretto nell’Alto Jonio cosentino, che da giorni è isolata a causa di una frana verificatasi il 2 febbraio scorso. La provinciale 153 Trebisacce – Albidona – Alessandria del Carretto, per effetto delle piogge torrenziali dei giorni scorsi, si è letteralmente sgretolata e l’unico percorso alternativo per raggiungere questo comune è costituito da una strada rurale che,dopo molti Km, si collega nuovamente all’arteria principale.
Perché non si interviene con la necessaria urgenza? E’ bene ricordare che la provinciale 153 necessitava di lavori di ripristino e riqualificazione almeno dall’ inverno 2012, allorquando le forti nevicate ne avevano compromesso seriamente il manto stradale. Alessandria del Carretto è la metafora di una Calabria interna ormai abbandonata a se stessa, tagliata fuori dalle direttrici dello sviluppo, soggetta da anni a spopolamento.
In questo quadro, comunque, l’evento calamitoso costituisce l’occasione per richiamare l’attenzione della politica e delle istituzioni su questo problema che coinvolge decine e decine di borghi in tutta la Calabria. Ecco perché sono vicino a cittadini, alle associazioni, che in questo territorio si battono perché il destino delle loro comunità non sia irrimediabilmente segnato, perché una nuova politica regionale riparta proprio dalle aree interne, che non costituiscono zavorre, ma scrigni di cultura, di tradizioni, di civiltà, che se messe in rete potrebbero aiutare lo sviluppo complessivo della Calabria.
Per il 23 febbraio prossimo l’Associazione culturale “Radicazioni” ha organizzato una marcia solidale, che partirà proprio dalla frana di “Piano Senise” (Albidona) ed arriverà ad Alessandria del Carretto, dove si svolgerà un incontro – dibattito ed una serata di festa. Ci sarò, perché credo che le istituzioni debbano fisicamente far sentire la loro presenza dove si aprono dibattiti proficui per il futuro della regione.
