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Roma :: Presentato alla Rai ‘Il giudice meschino’ in onda su Rai 1 il 3 e il 4 marzo.

ROMA :: 26/02/2014 :: “Non si sono mai visti così tanti giornalisti alla presentazione di una fiction della Rai”. A dichiaralo è stata Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction, questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione de “Il Giudice Meschino”, la miniserie in due puntate che andrà in onda su Rai 1 lunedì 3 e martedì 4 Marzo, che si è tenuta presso la Sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini alla presenza del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, del regista Carlo Carlei, degli interpreti Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Gioele Dix, Paolo Briguglia e Andrea Tidona, della direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, dei produttori Paola e Fulvio Lucisano e dell’autore Mimmo Gangemi. Grandissimo l’entusiasmo quindi per il film tratto dall’omonimo romanzo di Mimmo Gangemi, autore, tra l’altro, del capolavoro “La Signora di Ellis Island”, per Einaudi Editore.

Una nuova sfida per Luca Zingaretti nei panni del protagonista Alberto Lenzi, il Pubblico Ministero alla Procura di Reggio Calabria. Una figura che si evolve nella dinamica della storia. E che cambia approccio rispetto alle responsabilità del ruolo dopo l’uccisione dell’amico e collega Giorgio Maremmi, interpretato da Gioele Dix. Un passato di indolenza che sfuma a seguito di un terribile risveglio della coscienza.

A fianco di Luca Zingaretti, personaggi di primo piano del cinema italiano: Luisa Ranieri, Paolo Briguglia, Andrea Tidona, Maurizio Marchetti, Gioele Dix, Gaetano Bruno, Felicitas Woll. “Il giudice meschino” girato a Reggio Calabria, è una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film prodotta da Fulvio e Paola Lucisano. “E’ una storia emblematica del nostro tempo – dichiara il direttore Rai Fiction Eleonora Andreatta –  tratta dal romanzo fortunato di Mimmo Gangemi. Racconta il riscatto e la rinascita di un uomo di Stato che riesce a compiere un percorso di riscoperta di quello che è il suo ruolo. È un racconto inedito per la fiction della Rai, che ha molti chiaroscuri. Un uomo pigro, donnaiolo, che non sa prendersi responsabilità né nella sua vita personale né come uomo di legge  riuscirà, anche grazie allo sguardo severo del figlio e soprattutto allo shock subito dall’uccisone dell’amico e collega, a compiere un cambiamento profondo.

Una rinascita. E’ un personaggio nuovo – continua – ed estremamente sfidante per il nostro protagonista Luca Zingaretti, che ha dato una grandissima prova d’autore dimostrando la sua sorprendente duttilità e capacità di rendere le sfumature di un personaggio che parte con grandi debolezze ma che sa trovare una via di riscatto e di trasformazione. In questa storia tutto fa pensare che il suo amico sia stato ucciso per vendetta a seguito dell’arresto di un uomo di ‘ndrangheta. Ma la realtà sarà più complessa. Così come complessa sarà la relazione tra il bene ed il male. Che non sono separati in modo rassicurante, ma, spesso, si mescolano in modo inquietante.

E – conclude Andreatta – a indicare la giusta direzione di indagine al protagonista sarà il vecchio boss della ‘ndrangheta rinchiuso in un carcere. Saranno le sue parole sibilline la chiave di lettura del crimine e la chiave di volta delle indagini verso una mafia nuova. Forse anche più terribile dell’altra”. Luca Zingaretti di nuovo quindi nei panni di un investigatore del Sud, sottolinea, in conferenza stampa, come già dichiarato più volte anche in Calabria, le differenza sostanziali tra il Giudice Meschino e il Commissario Montalbano. Alberto Lenzi è un uomo che non ha infatti i tratti della commedia dell’arte ma che rispecchia nei suoi chiaroscuri la complessità dell’animo umano contemporaneo.

Che si trova ad affrontare un crimine, come quello dei rifiuti tossici, che non ha una collocazione geografica definita. Ma che è un male diffuso. Il personaggio quindi scritto da Mimmo Gangemi, autore anche della sceneggiatura insieme a De Cataldo e lo stesso Carlo Carlei, è destinato ad entrare nella memoria collettiva dalla porta principale. Perché racconta una storia di un uomo come tanti. Con le sue debolezze. Un personaggio vero, anche se emerge dalle pagine della letteratura. C’è febbrile attesa quindi per vedere le imprese de “Il giudice meschino”.

Un emozione che verrà anticipata, a Reggio Calabria,  con un’anteprima nazionale che si terrà al Teatro Francesco Cilea sabato 1 Marzo. Un omaggio alla città che è stata scelta, per il fascino dei luoghi e la bellezza dei Palazzi del centro, come set delle scene del film. Un omaggio che la città rende a “Il giudice Meschino” di Mimmo Gangemi perché la storia di Alberto Lenzi possa avere il successo che merita.