Orsomarso :: I misteri dell’universo in un seminario con l’astrofisico Marco Merafina.
ORSOMARSO :: 19/08/2015 :: I misteri dell’universo in un seminario con Marco Merafina, astrofisico della Sapienza, a scrutare l’impareggiabile scenario del cielo stellato della notte agostana. Presente anche Giuseppe Alberti, di Mormanno, dottorando all’università francese di Tolosa, che indaga sulla materia oscura. Un evento molto riuscito che verrà riproposto nei prossimi anni quando gli uomini e le donne usciranno fuori dal “caos infernale“ del trastullo vacanziero, per «riveder le stelle». Nel panorama di iniziative culturali, festaiole e aggregative con fantasiose e a volte spregiudicate sagre gastronomiche, uno spazio sicuramente particolare merita il seminario svoltosi lunedì 18 agosto, nell’ovattata e riservatissima corte della Tenuta Vallementa, nella contrada Marina di Orsomarso, immersa nel verde di maestosi cedri del Libano, rigogliosi olivi, lecci, querce e ogni altra varietà vegetale dell’arcigna, affascinante e delicata macchia mediterranea.
Ebbene, in questo contesto agreste che sembra lontanissimo dalle assolate spiagge e dalle chiassose, caotiche e disordinate cittadine della riviera alto tirrenica, distanti in realtà qualche chilometro, si è parlato dei “Misteri dell’universo” ed in particolare del tema delle stelle e del loro significato nella nostra vita. Relatore Marco Merafina, ricercatore di astronomia e astrofisica al dipartimento di Fisica dell’università La Sapienza di Roma, che ha sviluppato un intenso scambio di idee ed opinioni con il numeroso pubblico presente, sia ospiti della struttura, che persone esterne interessate alla tematica oggetto del seminario.
Presente anche il sindaco di Orsomarso Antonio De Caprio che ha portato il saluto del Comune dell’entroterra alto tirrenico. Il parterre scientifico è stato completato dall’intervento di Giuseppe Alberti, originario di Mormanno, già allievo di corso di Merafina e attualmente dottorando in cosmologia all’università francese di Tolosa dove indaga, in particolare, la cosiddetta materia oscura, quell’ipotetica componente di materia che non è direttamente osservabile, in quanto, diversamente dalla materia conosciuta, non emette radiazione elettromagnetica e si manifesta esclusivamente attraverso gli effetti gravitazionali. Una entità che occupa però oltre i due terzi della massa presente nell’universo e che, com’è stato detto, porterà l’universo stesso al suo irreversibile collassamento, fra una decina di miliardi di anni. Non subito, quindi!
Introducendo i lavori, Marco Merafina ha richiamato brevemente i problemi della ricerca universitaria, ironizzando amaramente sul fatto che l’Italia esporta “cervelli” ed importa una gran quantità di “piedi”, alludendo evidentemente al gran numero di calciatori stranieri ingaggiati dalle società sportive dei vari campionati. Quella “fuga di cervelli” che impoverisce il nostro paese, anche dal punto di vista economico e la cui responsabilità è da ascrivere all’incapacità dei governi che si sono succeduti negli anni, di assicurare i fondi necessari alla ricerca universitaria e al sostegno del lavoro degli scienziati già formati. L’auspicio è stato, naturalmente, che anche in questo caso intervenga la “buona politica” a ridare linfa vitale al settore della ricerca ormai paralizzato e rimasto praticamente senza fondi dall’anno 2013.
Dopo un interessantissimo dibattito sull’affascinante tema, al quale hanno partecipato ponendo domande per niente scontate anche alcuni bambini, la serata si è conclusa sulla terrazza di una delle strutture della tenuta, a scrutare l’impareggiabile spettacolo del cielo, con il telescopio che è stato puntato su Saturno, del quale i più attenti sono riusciti a distinguere chiaramente i suoi anelli. Insomma un’esperienza, quella svoltasi alla Tenuta Vallementa, non solo originale, ma anche molto istruttiva e densa di contenuti culturali che investono tutti i campi del sapere, e che verrà sicuramente ripresa e rilanciata nei prossimi anni, facendola magari diventare un appuntamento fisso nel quale, parafrasando Dante Alighieri, gli uomini e le donne usciranno fuori dal “caos infernale“ del trastullo vacanziero, per «riveder le stelle».
Pio G. Sangiovanni