Castiglione Cosentino :: Il teatro Il Piccolo festeggia il nuovo anno e la nuova stagione con un Direttore Artistico al femminile.
CASTIGLIONE COSENTINO :: 27/01/2016 :: Aspettava da tempo una nuova rinascita, il teatro il Piccolo, capace di divenire un luogo dove la musica, il teatro e l’arte potessero “sublimare” e accogliere un pubblico variegato, attento alle novità con la giusta curiosità e con discrete dosi di passione. E così dopo un avvio avvenuto alla fine del 2015, il teatro il Piccolo – tornato a nuova vita grazie alla lungimiranza e alle idee imprenditoriali di Paolo Fata – si appresta a riaprire le sue porte per una nuova stagione, con un direttore artistico, che, ne siamo certi, farà del proprio meglio per portare il teatro ad essere per tutto l’hinterland un punto di riferimento in fatto di qualità e spessore, nella gestione di tutto ciò che è arte.
Il nuovo direttore artistico di chiama Simona Stammelluti, musicista, figlia d’arte, critico musicale, che nel corso degli anni, ha seguito e recensito il jazz per i più grandi teatri italiani. Simona Stammelluti, scrittrice, giornalista di settore, premiata pochi giorni fa per come promuove e racconta la cultura in Calabria, è perfettamente inserita nel circuito del jazz italiano ed internazionale, e conosce da vicino le realtà della musica, di come la si propone, di come si trasforma una realtà ancora acerba, in un mondo da scoprire ed attraversare. Il nuovo direttore artistico, non si occuperà solo della nuova rassegna di jazz – che cambia abito, nome e dinamica – ma anche della stagione di prosa, che quest’anno porterà in scena “Il talento”, a prescindere dai nomi e dai curriculum.
Non resta che vedere dove questo nuovo inizio porterà, ma chi la conosce bene, scommette che sfrutterà al meglio questa occasione, per far sapere di cosa è capace, sorprendendo forse, anche per come riesce a circondarsi di un entourage, degno di nota. Ed in una battuta, il direttore artistico, la racconta quasi tutta: “Le sfide si raccolgono se si è in grado di tenere testa agli imprevisti, considerato che nell’arte la perfezione intrinseca è l’unico elemento che non subisce trasformazioni, se non nella percezione dei comuni mortali. Questa nuova stagione sarà una sfida e lasceremo agli altri dire com’è andata dopo che avranno avuto il piacere di viverla da vicino”.