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Scalea :: Amministrative: la risposta di Francesco Saverio Di Lorenzo al Pd.

SCALEA :: 06/02/2016 :: “La mia candidatura appartiene al popolo e a chi crede nel cambiamento e nella serietà che tale processo impone.“ Non si è fatta attendere la risposta del segretario nazionale di ”Municipalità e cittadinanza”, Francesco Saverio Di Lorenzo, all’indomani dell’analisi politica del Partito democratico di Scalea.

“Ho letto con molta attenzione e più volte – ha affermato Di Lorenzo – le dichiarazioni dei democrat con il loro segretario, Pasquale Didona, apparse sul Quotidiano del Sud del 5 febbraio scorso dal titolo “Elezioni, idee senza veli del Pd per il governo della cittadina”.  A tal fine, mi corre l’obbligo di esternare alcune considerazioni – ha proseguito Di Lorenzo –   dato che alcuni commentatori, l’hanno definita una sfilettata anche nei miei confronti. Il Pd – incalza Francesco Saverio Di Lorenzo – oltre ad essere il maggiore partito nazionale, è al Governo del Paese e della Regione, quindi la sezione di Scalea ne avrebbe ben donde per manifestare le proprie idee e considerazioni se esaminasse con correttezza ed onestà intellettuale la discussione che ”Municipalità e Cittadinanza” ha avviato, da tempo, e senza sotterfugi, immediatamente dopo Plinius.

Il nostro ammonimento – dichiara Di Lorenzo – è continuo verso la ricostruzione morale e civile oltre che politica di Scalea ed è nell’agenda di MeC sin dal primo momento e non potrebbe essere altrimenti data la storia del movimento e prima ancora dell’Associazione ”Carpe Diem”, oltre a quella che mi appartiene personalmente. Abbiamo idee e progetti ambiziosi per il Paese, ma soprattutto abbiamo le spalle dritte e una visione corretta della democrazia e della res publica che ci obbliga, da una parte al rispetto delle leggi e degli elettori e, dall’altra non ci consente alcun inciucio politico o elettorale, né accordi sottobanco con chicchessia, pur di raggiungere la poltrona che tale non è per quanto ci riguarda.

Ciò che mi ha, seriamente, stupito e colpito, rileggendo l’analisi, è l’arrendevolezza, il cedere le armi, l’affermare che nulla cambierà nei metodi e nella sostanza nella futura gestione di governo. Il Capitano è tale quando non abbandona la nave e si muove per salvare l’equipaggio con i passeggeri. Scalea – chiosa Di Lorenzo – non ha bisogno di Comandanti alla Schettino, clonati o riciclati. Recentemente, MeC ha organizzato un incontro pubblico, offrendo spazio e voce a chiunque l’ha chiesta come di fatto è avvenuto. Mi avrebbe fatto piacere che, in quella sede, il Pd, apertamente, avesse dissentito o proposto alternativi indirizzi, anziché manifestare giudizi, generalizzando le candidature umiliando, in tal modo, il duro e serio lavoro che con sacrificio ed abnegazione stiamo conducendo nell’interesse dell’intera comunità”.