Scalea :: Rinvenuta rete di tipo spadara di circa 1.000 metri.
SCALEA :: 09/06/2016 :: Nella mattinata di oggi durante il pattugliamento quotidiano della costa il personale della Motovedetta CP 533, a seguito di segnalazione pervenuta alla Sala Operativa di questo Comando, veniva dirottata immediatamente nelle acque prospicenti la località Petrosa di Scalea (Cs). Giunti sul punto, ad una distanza di circa tre miglia dalla costa, è stata accertata la presenza di una rete da pesca derivante di tipo spadara (maglia di circa 30 cm misurata asciutta) lunga circa 1.000 metri e avente una murata di circa 10-12 metri.
Trattandosi di attrezzo vietato dalle normative nazionali e comunitarie veniva posto sotto sequestro e salpato a bordo dell’unità della Guardia Costiera, che procedeva per il rientro in porto. Considerato che sul posto, durante le operazioni di recupero, non vi erano persone/barche, l’imputazione dell’illecito è stata eseguita a carico di ignoti. Nella rete in parola non sono state rinvenute specie ittiche.
Le spadare sono delle reti a maglie larghe, che si estendono anche per svariati chilometri, e che vanno alla deriva in alto mare, catturando non solo il pesce spada, come suggerirebbe il nome, ma anche specie in pericolo di estinzione come gli squali, le tartarughe marine e i cetacei, che muoiono per sfinimento dopo ore di agonia, o come per i delfini per soffocamento non riuscendo più a riemergere. Le spadare alla deriva, infatti, non sono tese, gli animali che nuotano nei loro pressi generano piccole correnti e le attirano restando fatalmente intrappolati, caratteristica per la quale si sono guadagnate l’appellativo di muri della morte.