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Rende :: Settembre Rendese: la mostra “Futuristi Calabresi” chiuderà la kermesse.

RENDE :: 10/10/2016 :: Sarà l’arte a chiudere la 51esima edizione del Settembre Rendese. Il 15 ottobre, al Museo del Presente alle ore 18.00 la mostra “Futuristi Calabresi”, a cura di Gianluca Covelli, Roberto Bilotti e Vittorio Cappelli, docente di Storia Contemporanea all’Unical. Un evento di rilevanza nazionale con la partecipazione alla giornata dell’arte contemporanea dell’AMACi, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanei Italiani. Le opere sono state donate al Comune di Rende dalla famiglia Bilotti. Un patrimonio artistico di altissimo valore che adesso potrà essere fruito da  tutti i cittadini. Una altro grande evento, dunque,  inserito nel cartellone del  Settembre Rendese  che ha puntato molto sulla cultura.

Oltre 66 eventi che hanno animato le strade, le piazze, i quartieri e il borgo antico della città. Arte, danza, cinema, musica, comicità, enogastronomia, storia, per una Kermesse che ha lasciato sul territorio segni concreti, come la scultura permanente, “Ali di Seta”, allestita al Parco Robinson e la realizzazione del Museo all’Aperto, presso la sede comunale, con le opere dell’artista newyorkese Justin Peyser, donate dalla famiglia Bilotti e dalla collezionista Anna Zambon. Non a caso l’arte ha dato  il via ufficialmente alla 51esima edizione del Settembre Rendese, con la  mostra “Geni Comuni”, al Museo del Presente,  a cui hanno partecipato 56 artisti locali. Grazie alla cultura il centro storico è tornato vivo e animato come un tempo. Nel borgo antico i big dello spettacolo Teo Tecoli e Gianfranco Jannuzzo, la via dei vini, l’itinerario teatrale “La città del Sole, sfilate di moda e danza. Tante serate, poi, all’insegna della cultura con i concerti lirici nella Chiesa Barocca di Santa Maria Maggiore, le sei rappresentazioni cinematografiche presso lo storico Cinema Santa Chiara che è tornato a nuova vita, mentre il Museo Civico è stata la magnifica location del gran galà della Poesia e della presentazione del libro “Notturno Bizantino” di Luigi De Pascalis, con la presenza dello storico d’arte Claudio Strinati e dell’archeologa Marina Mattei, curatrice dei Musei Capitolini. “Rende – ha detto Claudio Strinati – è come uno scrigno pieno di bellezze artistiche e pittoriche. Si tocca con mano – ha aggiunto il noto storico d’arte – un grande fervore culturale avviato con un’idea progettuale chiara e ambiziosa.

La città di Rende e l’azione dell’amministrazione dimostrano di essere capaci di realizzare attività che altrove, Roma inclusa, non si riescono più a portare avanti”. “Parole – ha commentato l’assessore alla Cultura Vittorio Toscano – che mi rendono orgoglioso come cittadino e come amministratore, perché  il programma avviato dall’amministrazione Manna viene apprezzato e preso in considerazione dagli esperti”. “Siamo contenti – ha aggiunto Toscano –  dei risultati raggiunti con questa edizione del Settembre Rendese. Siamo riusciti ad innovare una Kermesse storica che però in passato si caratterizzava soltanto per i concerti di musica. Realizzando eventi diversi tra loro e coinvolgendo nel progetto le associazioni del territorio, imprenditori e personalità provenienti dal mondo della cultura, il Festival è stato apprezzato non solo a Rende, ma in tutta la Regione. Le migliaia di persone presenti agli eventi testimoniano che la strada intrapresa è quella giusta”.