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Morano Calabro :: Nuovo Statuto per il Gruppo speleo del Pollino.

L’assemblea dei soci ha approvato nell’ultima seduta le modifiche allo strumento normativo

MORANO CALABRO :: 09/04/2010 :: Nell’assemblea ordinaria tenutasi nei giorni scorsi nella sede sociale, il Gruppo speleo del Pollino, presieduto dall’inossidabile Roberto Berardi, ha ratificato all’unanimità dei presenti (3/4 del totale iscritti, ottenuto conteggiando ai fini della regolarità anche le deleghe fatte pervenire dai soci assenti) il nuovo Statuto. Nella fattispecie si è provveduto ad emendare gli articoli 3 e 4, (“adeguandone il contenuto – come ha spiegato il leader del sodalizio nella relazione introduttiva – alle mutate condizioni sociali”) ed a licenziare il bilancio consuntivo 2009 nonché quello di previsione dell’anno in corso.

Numeri a parte, importanti per palesare la bontà delle iniziative progettate e concretizzate, ma freddi nella loro composizione meramente matematica, il Gsp conferma puntualmente i principi che ne innervano da oltre un ventennio la vita associativa e migliora gli aspetti inerenti al funzionamento della complessa e poliedrica macchina logistica.

Ampio e dettagliato l’elenco delle azioni illustrate dal Presidente Berardi: dai numerosi e spesso risolutivi soccorsi effettuati in montagna al fianco degli organi istituzionali, alle altrettanto frequenti assistenze tecniche e di sostegno concluse positivamente in situazioni di criticità spinta; dai percorsi formativi intrapresi alla cura del settore giovanile, sul quale si concentra l’attenzione della dirigenza, alla presenza diuturna nella manifestazioni civili che necessitano di adeguato supporto; dalle attività culturali e ricreative, fondamentali per la promozione delle coscienze e utilissime nel processo di crescita dei soci, ai raduni ed alle escursioni previste dal manifesto sociale.

Nella circostanza Berardi non ha mancato, attingendo alla sua riconosciuta esperienza, di esortare gli iscritti ad una frequenza più assidua, “essenziale – ha precisato – sia per proseguire ed all’occorrenza implementare con entusiasmo l’ambizioso cammino al servizio della collettività, sia per apportare quel contributo di idee che ognuno, nella sua dimensione di soggetto unico, è chiamato ad offrire per il bene di tutti”.

Dunque, tutto secondo i canoni più stringenti della condivisione e della mutualità che sovrintendono a convegni del genere ed ai quali generalmente attingono i gruppi di volontariato.

“La variazione degli articoli 3 e 4 si è resa necessaria – ha osservato Berardi – oltre che per semplificare procedure connesse all’accresciuto numero di soci, per modellare la struttura alla realtà associativa sviluppatasi col passare degli anni e per conformarsi alle nuove norme in materia di Protezione civile evidentemente diverse da quelle in vigore al momento della fondazione del Gruppo”.

Pino Rimolo