Bovalino :: Armiere ucciso ieri sera in un agguato nella locride.
Rocco Carbone era incensurato e non risulta che avesse legami di alcun tipo con la criminalità organizzata, nonostante vivesse a Platì, paese di cui era originario. Per questo motivo, le indagini dei carabinieri per fare luce sull'omicidio sono indirizzate sulla vita privata della vittima. Scartata quasi subito il movente della rapina se qualcuno avesse voluto tentare di sottrargli il denaro o le armi lo avrebbe fatto quando il negozio era ancora aperto. I militari dell'Arma guidati da Valerio Giardina stanno adesso cercando di ricostruire l'esatta dinamica del delitto per tentare di dare una spiegazione al grave fatto di sangue, per questo motivo hanno sentito per tutta la notte familiari e conoscenti di Carbone, alla ricerca di un indizio che possa mettere le indagini sulla strada giusta. Gli uomini del comando provinciale di Reggio Calabria hanno iniziato a scavare nella vita privata della vittima per accertare le sue conoscenze e verificare se negli ultimi tempi possa essere entrato in contrasto con qualcuno o possa avere fatto, anche inconsapevolmente, uno sgarro a qualche esponente della criminalità organizzata che poi potrebbe essersi vendicato. Ma al momento non viene esclusa neanche la pista passionale che viene seguita con interesse dagli investigatori. Al momento le indagini sull'omicidio di Rocco Carbone sono seguite dalla Procura della Repubblica di Locri, solo se dalle indagini emergesse qualche legame con la criminalità organizzate queste verrebbero trasferite a Reggio Calabria alla direzione distrettuale antimafia.