Guardavalle :: Un eccellente video documentario d'autore su "Guardavalle un paese da scoprire".
La realizzazione di tale video rappresenta un vero e proprio “evento” socio-culturale, storico e turistico (ma anche nel campo della comunicazione istituzionale di un’Amministrazione comunale), non soltanto per la gente di Guardavalle (dentro e fuori i confini), ma pure per l’intera Calabria, poiché costituisce un valido esempio promozionale cui possono ispirarsi tante altre comunità simili del nostro Sud. Infatti, sono ancora troppo pochi i Comuni italiani che si sono dotati di uno strumento multimediale così efficace e lungimirante: Guardavalle è sicuramente uno dei primi paesi, attorno ai cinquemila abitanti, a vantare un tale mezzo filmico dalla diffusione, tanto facile quanto inimmaginabile, in tutto il mondo, specie attraverso gli emigrati i quali diventano, così, i migliori “ambasciatori” del proprio paese all’estero e nel resto d’Italia. E i molteplici ed utili risultati non si faranno certo attendere, specialmente come riscontri turistici già dall’ormai imminente stagione estiva.
Il film sa molto ben descrivere, pur nella sintesi dei 64 minuti, le innumerevoli bellezze e le cospicue peculiarità di questo paese-prototipo calabrese, che domina un lussureggiante territorio di 60 kmq che va dalle limpide rive del mare Jonio alle boscose montagne delle Serre, ultimo comune della provincia di Catanzaro verso sud-est proprio al confine della provincia di Reggio. Infatti Guardavalle offre ai residenti ed ai visitatori un “unicum et optimum” ambientale con le quattro meravigliose ed inimitabili dimensioni di mare, collina, montagna e Lago della Lacina, in appena 20 minuti di automobile, così come per tutti i territori dei paesi della cosiddetta “Riviera degli Angeli” che va da Soverato a Punta Stilo e che coincide con la Comunità Montana con “capitale” Isca Marina.
Ideato e proposto al sindaco Tedesco dalla premiata documentarista veneta Imelda Bonato (che recentemente ha realizzato video-documentari di successo pure per Badolato e Riace), tale film si avvale della sapiente regia e del delicato montaggio di Elena Bedei, nota negli ambienti Rai e Mediaset, padre milanese e mamma francese. Le riprese, durate oltre un anno, si sono avvalse dell’arte cinematografica delle stesse Bonato e Bedei ma anche di Nicola Murace e come attori protagonisti c’è stata, in pratica, la collaborazione di quasi tutta la popolazione di Guardavalle.
L’originalità maggiore di tale film è l’averne saggiamente affidata la realizzazione ad “occhi esterni” rispetto alla nostra realtà calabrese e meridionale quali sono quelli, peraltro molto esperti e cosmopòliti, della Imelda Bonato e della Elena Bedei dalla origine padano-veneta. Si è così evitato di cadere in quella tentazione di auto-esaltazione o sperimentata retorica cui spesso siamo inclini (anche per campanilismo o per malcelato senso di riscatto) noi del Sud, come se il nostro paese natìo fosse “l’ombellico del mondo”. Invece, la Bonato e la Bedei, con le loro descrizioni serene e oggettive, profonde e sincere, ma anche appassionate ed ammirate, sono riuscite egualmente a rendere le giuste di
mensioni della “grandezza dinamica” (umana, sociale, storica, economica, ambientale, culturale, strutturale, ecc.), a volte addirittura eroica, di Guardavalle nel contesto delle difficili evoluzioni e delle veloci trasformazioni avvenute nel corso dei secoli e specialmente nell’appena trascorso ventesimo secolo a livello locale e regionale, nazionale ed europeo e persino globale. A ciò bisogna aggiungere una delicata ed equilibrata “lettura al femminile” che ha reso questo video un vero “film d’autore” ancora più prezioso e degno di partecipare a qualcuno dei tanti festival internazionali del documentario, dove sicuramente si farà onore.
Un altro dei tanti pregi di tale lungometraggio, tendenzialmente sociologico ed antropologico, è certamente il racconto che fanno della vita reale proprio le numerose persone intervistate, aiutando così la voce narrante ad arricchire e a ben rappresentare questo glorioso centro agricolo-pastorale e artigianale calabrese, proiettato lodevolmente addirittura nella solidarietà internazionale, come nell’affettuoso gemellaggio con la martoriata città palestinese di Betlemme della cui manifestazione sono riportate le avvincenti immagini.
“Guardavalle un paese da scoprire” è un video-evento che costituisce un meritato vanto per questo paese che da sempre pullula di innumerevoli iniziative ed espressioni socio-culturali e produttive di grande e significativo valore, evidenziandosi con merito ed ammirazione nel suo comprensorio di appartenenza. Eccellente e assai appropriata la scelta delle musiche operata dalle autrici: musiche, anche locali (alcune simpaticamente spontanee) che aggiungono effetti, affetti ed emozioni alle molteplici voci delle persone, dei monumenti e dei suggestivi luoghi naturalistici facendoci davvero cominciare a scoprire ed amare questo antico paese, tanto da far nascere in noi la curiosità e il desiderio di vederlo, gustarlo e viverlo ancora di più, subito e da vicino, prima possibile!