Pizzo Calabro :: Pippo Callipo sul disegno di legge sulle intercettazioni.
PIZZO CALABRO :: 14/06/2010 :: La legge sulle intercettazioni votata in Senato è un colpo al cuore della democrazia italiana. Quando si limitano le indagini contro il crimine e si vorrebbe impedire alla stampa di fare il proprio lavoro si azzoppa la libertà dei cittadini ed il loro diritto ad essere informati. Il Paese che avremmo – qualora questa legge non fosse fermata – sarebbe un Paese meno democratico. E saranno proprio i cittadini che non sono protetti da poteri forti e che non fanno parte di consolidate reti di clientele e ramificazioni occulte a soffrire di più.
Dinanzi a quanto sta accadendo la reazione del Paese, ad incominciare dagli imprenditori, deve essere più energica.
La stessa libertà d'impresa, senza la libertà di stampa e col potere giudiziario accerchiato, non sarebbe più la stessa.
A mio avviso occorre sostenere l'iniziativa della Federazione nazionale della stampa e mobilitare ogni risorsa a nostra disposizione, perchè quando si colpisce la stampa è segno che il Paese sta facendo pericolosi passi indietro.
Pur non negando, pregiudizialmente ,le ragioni del legislatore, anche in casi molto scivolosi come questo, occorre far capire al Parlamento che i principi base della nostra Costituzione non sono negoziabili.
Nessuno vuole ritrovarsi a vivere in un Paese senza libertà di stampa e con i magistrati trasformati in funzionari pavidi nei confronti del potere politico.
Per il Paese sarebbe grave, per il Mezzogiorno, afflitto dalla criminalità organizzata e dal sottosviluppo incrociato col malaffare, una vera disfatta.