Rende :: Università: passo in avanti nell’internazionalizzazione con la Cina.
Il rettore Leone firma un nuovo accordo di collaborazione.
RENDE :: 29/11/2019 :: L’università della Calabria allarga sempre più i confini internazionali, seguendo il programma di governance del rettore Nicola Leone, che guarda con particolare interesse alla Cina. Questa mattina, infatti, è stato sottoscritto un accordo quadro per la promozione di reciproci scambi nel campo della ricerca e della didattica con l’università Nanjing Tech University (Ntu) di Nanchino, città della Cina orientale con oltre 10 milioni di abitanti. La Ntu è una delle università tecnologiche più importanti della Cina, fondata nel 1902, con sede nella famosa città di Nanchino, che fu residenza di sei dinastie di imperatori cinesi.
La firma è avvenuta in occasione della visita di una delegazione dell’ateneo cinese composta dal rettore, professor Qiao Xu, e da altri 5 delegati (tra cui i direttori del college di ingegneria chimica e della Scuola di chimica e ingegneria molecolare) che hanno visitato l’Unical accompagnati dal professor Enrico Drioli, professore emerito dell’Unical in tecnologie chimiche e “distinguished professor” proprio presso la Ntu.
La delegazione cinese ha visitato l’Itm-Cnr, diretto dal dottor Alberto Figoli, poi i dipartimenti del Diatic del Dimes, discutendo su tematiche di ricerca inerenti l’ingegneria chimica, in particolare sulle tecnologie di trattamento intelligente dell’acqua, dei polimeri e delle membrane.
Ad accogliere la delegazione cinese al rettorato, per la firma, oltre al rettore Leone erano presenti il professor Giancarlo Fortino, che a breve ricoprirà la delega alle attività di internazionalizzazione con la Cina, e dal dottor Giampiero Barbuto, responsabile dell’ufficio di internazionalizzazione dell’ateneo.
«La visita della delegazione della Nanjing Tech University – ha spiegato il rettore Nicola Leone – rappresenta un’opportunità importante per individuare percorsi di ricerca comuni e favorire sia la mobilità in uscita dei nostri studenti e ricercatori verso un Paese in grande crescita scientifica, sia la mobilità in entrata di studiosi cinesi nei nostri laboratori, nell’ottica del rafforzamento delle relazioni e degli scambi internazionali. Obiettivo di accordi come quello firmato oggi, o il precedente siglato pochi giorni fa con un’altra università cinese, la Huazhong Agricultural University (Hzau), è proprio quello di instaurare e intensificare rapporti di collaborazione con gli altri atenei esteri per un adeguato sviluppo delle funzioni istituzionali di insegnamento e di ricerca e per favorire il processo di internazionalizzazione dell’Unical».
L’accordo siglato oggi prevede cooperazione didattico-scientifica, promuovendo lo scambio di docenti ai fini di ricerca e didattica tra le due Università in aree di comune interesse quali l’ingegneria chimica, la chimica, la scienza dei materiali, l’internet delle cose e l’intelligenza artificiale. Promuove inoltre lo scambio di studenti finalizzato a periodi di studio per esami e per ricerca tesi a livello triennale, magistrale e dottorato di ricerca. Si stanno, inoltre, definendo futuri accordi di “dual-degree” per alcune lauree magistrali, che permetteranno a studenti italiani e cinesi di conseguire il doppio titolo dopo aver trascorso l’ultimo anno del proprio percorso di studi, incluso il lavoro di tesi, presso l’università straniera.