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Spezzano Albanese :: XIV edizione "Miss Arbëreshe" 2010.

SPEZZANO ALBANESE :: 20/07/2010 :: Importanti novità, a partire da una scenografia completamente rinnovata e rivisitata all’insegna della dinamicità, ospiti di primissimo piano, sponsor prestigiosi e, soprattutto, i costumi tradizionali dei discendenti di Skanderbeg in Italia protagonisti assoluti della serata. Sono questi alcuni degli ingredienti principali della XIV edizione di Miss Arbёreshe (www.missarbereshe.it) in programma per domenica 22 agosto con inizio alle ore 21 a Spezzano Albanese (Cosenza) nella splendida ed incantevole cornice del Teatro Comunale “Vincenzo Pesce”.

La manifestazione, promossa e organizzata dall’Associazione turistica Pro Loco della cittadina arbëreshe guidata con sapienza e passione dal Presidente Cosmo Damiano Montone e dal suo vice Domenico Martucci e patrocinata dall’amministrazione comunale di Spezzano Albanese, dall’Assessorato Regionale al Turismo e alle Minoranze Linguistiche e dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza, proseguendo lungo la strada già tracciata nella precedente edizione (e che punta a raggiungere, tra l’altro, anche per merito del necessario supporto politico-istituzionale, l’ambizioso traguardo della presenza dei costumi di tutte le minoranze linguistiche esistenti in Italia), garantirà ampio spazio alle minoranze linguistiche presenti in Calabria.

Sponsor ufficiale di Miss Arbёreshe 2010, vero e proprio fiore all’occhiello della Proloco, quello che, a ragion veduta, è a tutti gli effetti un imperdibile appuntamento ricco di cultura e tradizioni, piuttosto che un semplice e noioso concorso di bellezza riservato a ragazze fin troppo ambiziose, sarà quest’anno la DISTILLERIA F.LLI CAFFO Srl di Vibo Valentia (www.caffo.com) che con il suo elisir “Arabesh” a base di erbe e spezie orientali (unite attraverso una formula segreta gelosamente custodita dai Caffo e tra i cui ingredienti è possibile indicare unicamente la noce moscata, la cannella, i chiodi di garofano, il fieno greco, il coriandolo, la preziosa mirra e lo zafferano, di cui per giunta è coltivatore unico in Calabria), creato appunto in onore della comunità etnica degli arbëreshe, ha voluto confermare e sottolineare la propria attenzione per le tradizioni e il territorio della Calabria. Una presenza di assoluto prestigio, quindi, che non poteva non prevedere anche una piacevolissima degustazione dell’elisir nel corso del Concorso – Rassegna Nazionale costumi italo-albanesi. 

Orafo unico della manifestazione sarà il maestro Stanislao Misurelli, il cui laboratorio si è sempre contraddistinto per l’originalità e per l’esclusività delle proprie meravigliose creazioni, in particolare di quelle legate alla cultura arbëreshe che prevedono, attraverso un lungo e paziente lavoro eseguito interamente a mano, fili di micro perle e pietre preziose incastonati su modelli in oro. Toccherà a lui, in particolare, progettare e realizzare la corona della vincitrice della XIV edizione di Miss Arbёreshe e i premi che saranno consegnati alle prime tre classificate: collier con rubini e perle (1° classificata), collier con smeraldi (2° classificata) e collier con rubini (3° classificata).

Per quanto concerne
il regolamento, esattamente come accaduto nelle passate edizioni, anche quest’anno il concorso sarà riservato esclusivamente alle ragazze di età compresa tra i 15 ed i 27 anni  appartenenti o imparentate alle minoranze linguistiche arbёreshe. Le iscrizioni, aperte fin dal 1° Giugno resteranno aperte fino al 10 Agosto 2010 e ogni comune potrà partecipare con un massimo di 3 candidate. Tant’è che nei comuni dove si è registrato un numero di “pretendenti” maggiore, sono già in corso le preselezioni. Per quanto riguarda, invece, il concorso vero e proprio, una Giuria appositamente selezionata provvederà, con giudizio assolutamente insindacabile, a scegliere e a premiare, sulla base dell’armonia risultante dalla sintesi tra il costume indossato e la bellezza, il portamento, lo stile e la simpatia delle partecipanti, le tre ragazze più belle.

Oltre a quelli appena citati, saranno assegnati anche i seguenti premi: Ragazza Simpatia, Ragazza Portamento, Ragazza Sorriso, Ragazza Interpretazione, Ragazza Cinema e, altra novità di questa edizione, Ragazza Distilleria Caffo.

A tutte le partecipanti sarà consegnato un premio-ricordo offerto da New Gold Gioielli di Spezzano Albanese. 

Una Giuria tecnica, appositamente individuata, sarà, infine, incaricata di conferire il premio per il “Miglior costume”, valutandone l’autenticità e la completezza,  le decorazioni, la sintonia con i monili, gli accessori e la pettinatura. Il trofeo, in questo caso, è offerto da Armi & Sport Giordano (Spezzano Albanese).

Nel corso della serata sarà, inoltre, dedicato uno spazio alla giovanissima Mary Montone (San Lorenzo del Vallo – CS), vincitrice nel 2009 del Premio alla bontà “Hazel Marie Cole Onlus”, con relativa consegna di un riconoscimento “Al coraggio e all’amore”.

La Coreografia ed il coordinamento artistico saranno affidati a Mario e Carla Serra (Scuola di ballo “Euro Dance” di San Marco Argentano – CS), mentre Gianfranco Bellusci (Mongrassano – CS) si occuperà del servizio fotografico e Salvatore Avolio (San Marco Argentano – CS) sarà il responsabile della regia audio-video. L’addobbo floreale, infine, verrà curato da Florovivai “Vitti” (San Marzano di San Giuseppe – TA).

L’impegnativo, ma allo stesso tempo prestigioso, compito di presentare la manifestazione toccherà anche quest’anno al giornalista e conduttore televisivo (Video Calabria) Luigi Grandinetti, per l’occasione affiancato dall’incantevole Patrizia Gaglianone.

Tra gli ospiti istituzionali di questa edizione si segnalano il sindaco di Spezzano Albanese Giovanni Cucci e l’Assessore Provinciale al Turismo di Cosenza Pietro Lecce. Ai quali si aggiungeranno gli artisti: Gruppo Folk “Katundi Joni” di San Marzano di San Giuseppe (TA), la cantante locale Emiliano Oriolo, la Scuola di danza “Real Ballet” di Renis Kaceli (Bisignano – CS) e la scuola di ballo Euro Dance di Mario e Carla Serra (S. Marco A. Scalo – CS).

Inutile sottolineare per l’ennesima volta come la finalità principale di Miss Arbёreshe, ben al di là della competizione vera e propria, sia quella di tenere viva la tradizione, la cultura, il folklore e la lingua arbëreshe valorizzandone, nel contempo, la cultura nel suo complesso. Al concorso, infatti, sono invitate a partecipare le ragazze originarie delle oltre 50 comunità italo-albanesi sparse un po’ in tutta l’Italia Centro-meridionale (Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania), ma la metà delle quali sono individuabili in provincia di Cosenza. Ecco allora che Spezzano Albanese si propone, a ragione, quale “ponte ideale” tra tutte queste comunità d’Arberia con il preciso intento di fare del concorso una straordinaria occasione di incontro, scambio e socializzazione.

La manifestazione offrirà, inoltre, ai visitatori l’imperdibile possibilità di ammirare da vicino i policromi e sfarzosi costumi femminili italo-albanesi indossati con orgoglio da bellissime ragazze appartenenti ad una “piccola patria” che, dopo cinque secoli di permanenza in Italia, è ancora viva col suo fascinoso e orientaleggiante patrimonio culturale rappresentato, oltre che dai costumi, anche dalla lingua, dal rito religioso, dalle tradizioni, dalla gastronomia e dalla musica. Un costume, è bene sottolinearlo, che, oltre ad essere un autentico gioiello manufattiero e un prezioso cimelio da museo classificato tra i più bei costumi popolari d’Europa (grazie alle eleganti pieghettature, alle raffinate rifiniture e ai vaporosi merletti che gli conferiscono un aspetto regale), si propone addirittura come simbolo e bandiera dell’etnia rappresentando, d’altro canto, una fondamentale risorsa da utilizzare per la promozione socio-culturale del territorio di appartenenza.

Tanti “gustosissimi” ingredienti, quindi, che contribuiranno a rendere indimenticabile una serata speciale interamente dedicata e protesa al recupero ed alla tutela della propria storia, della propria identità e delle proprie tradizioni quali eredità fondamentale ed insostituibile da consegnare e trasmettere alle nuove generazioni, ma anche strumento per ribadire il valore del pluralismo, della tolleranza e della solidarietà frutto dell’intrecciarsi di civiltà antiche e diverse.