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Cetraro (Cs) :: Tifoso ucciso ad Arezzo: La famiglia del poliziotto gode della stima di tutti.

CETRARO :: 17/11/2007 :: “Un cittadino modello, uno di quelli che ogni sindaco si augurerebbe di avere”: così il sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, definisce Vito Spaccarotella, il padre di Luigi, l’agente indagato per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, ucciso domenica scorsa in un autogrill dell’A1 nei pressi di Arezzo. Il poliziotto, pur non vivendo da molti anni in Calabria dopo essere entrato in polizia, è originario di Cetraro, piccolo centro sul Tirreno cosentino, dove vivono il padre e la madre.

La sorella di Luigi, invece, abita a Guardia Piemontese, in un comune vicino. Nessuno dei tre si trova in Calabria in questi giorni.Sono tutti ad Arezzo. Aieta conosce bene il padre del poliziotto per la sua militanza politica in Rifondazione comunista che lo ha portato anche, agli inizi del 2000 ad assumere l’incarico di segretario della sezione di Cetraro del partito. “Conosco molto bene Vito – spiega il sindaco per la sua attività politica e per il sostegno che mi ha dato, insieme al suo partito, alle comunali dell’aprile del 2005 al termine delle quali sono stato eletto”. “Non ci sono parole – prosegue Aieta – per descrivere Vito Spaccarotella. È un uomo serio, ligio al dovere, un gran lavoratore. Una persona, in definitiva, veramente perbene. È un uomo che crede nei valori e nei principi della solidarietà. Ha condotto molte battaglie politiche”. Aieta, in questi giorni, ha tentato di contattare Vito a casa, ma inutilmente. Il telefono squilla libero da giorni, segno evidente che la famiglia è partita alla volta di Arezzo dopo avere appreso della tragedia. Il sindaco, invece, non conosce Luigi, anche perché, dice, “da quello che mi riferiscono manca da Cetraro da tanto tempo. Credo venga a trovare i suoi genitori durante le vacanze, ma non ho avuto modo di conoscerlo”.