Scalea :: Coronavirus: dalla storica discoteca Acadie Club nasce il ristorante Cristò Riviera dei Cedri.
SCALEA :: 01/09/2020 :: In tempo di coronavirus ci sono imprenditori di uno dei settori più colpiti che provano a reinventarsi la propria attività. E’ il caso della discoteca Acadie Club, sulla collina della Petrosa di Scalea (Cs). Un locale che domina il Golfo di Policastro e la costa dell’Alto Tirreno cosentino.
Un locale che ha visto passare nomi famosi, che ha rappresentato e rappresenta il simbolo dell’intrattenimento dell’Alto Tirreno cosentino. I gestori dell’Acadie, non si sono persi d’animo, ed hanno spinto per far crescere parallelamente un altro locale, nello stesso sito della discoteca, rimasta ferma per le direttive imposte dall’emergenza Covid, nel pieno della stagione estiva. Gino Liguori, gestore dell’Acadie Club parla con orgoglio del nuovo nato, il ristorante “Cristò Riviera dei Cedri”.
«Abbiamo tirato fuori uno spazio all’interno del locale – racconta Gino Liguori – e abbiamo deciso di portare una nuova idea che si potesse adattare al periodo di emergenza. Ristorazione e show, ristorazione e live, con musica dal vivo, con grandi personaggi». Giancarlo Flagiello, è il direttore del Cristò Riviera dei Cedri; Andrea Piantoni, il direttore artistico; Francesco Patitucci, il responsabile delle pubbliche relazioni. Il gruppo è entusiasta delle nuove idee.
Uno sguardo al passato e uno al futuro: «L’Acadie Club – commenta Gino Liguori – è stato un club nato nel 1989, gestito negli anni con iniziative che l’hanno portata ad un successo sempre crescente che non si è mai attenuato, con un occhio particolare alla qualità della musica e della clientela». All’Acadie Club e al Cristò Riviera dei Cedri sono soddisfatti per l’andamento della stagione che tutto sommato, nonostante l’emergenza Covid, può essere definita ampiamente soddisfacente. «Siamo soddisfatti. La start-up di ristorazione ci ha lasciati ampiamente soddisfatti ed il cocktail bar è stato una sorpresa per chi ha dovuto gustarli in un ambiente ampiamente protetto e che si è imposto di rispettare appieno le regole anti Covid».
La chiusura delle discoteche, anticipata, in Calabria, al 13 agosto, ha penalizzato i gestori delle discoteche. «Eravamo organizzati – commenta Gino Liguori – per poter recuperare in qualche modo le perdite nel settore, pensando di poter bilanciare al meglio le perdite. La chiusura immediata delle discoteche è stata per noi una doccia fredda. Nel nostro settore si lavora anticipando i tempi, anche dal punto di vista economico e questo rappresenta un danno. Fortunatamente, l’idea del ristorante Cristò ci ha aiutati a poter bilanciare le perdite del settore delle discoteche. Abbiamo avuto ospiti importanti del mondo dello spettacolo che hanno garantito il successo della nuova formula del “Cristò Riviera dei Cedri”».
Qual è, adesso il futuro di questo tipo di locali? Secondo Gino Liguori è necessario avere maggior chiarezza per dare la possibilità agli imprenditori di potersi organizzare per un tipo di attività molto delicata. «Questa attività – sottolinea in conclusione Gino Liguori – prevede una programmazione anticipata con la relativa ricerca del personale adatto e con impegni economici che vanno presi in largo anticipo. Chiediamo chiarezza ed il buon senso di venire incontro al nostro settore».