Catanzaro :: Bevacqua (Pd): “Nomina Gaudio e delega Strada di alto profilo. Ora lavoriamo per risanamento e diritti”.
CATANZARO :: 17/11/2020 :: “La nomina del professor Eugenio Gaudio, originario di Cosenza, a commissario straordinario per la sanità calabrese è senz’altro una scelta di altissimo profilo e competenza. Il suo curriculum, fatto di oltre 500 pubblicazioni scientifiche e della Medaglia dʹoro ʺAl Merito della Sanità Pubblicaʺ, parla per lui. Lo stesso dicasi per la delega speciale riservata a Gino Strada, fondatore di Emergency che già si era reso disponibile ad aiutare la Calabria”. È quanto dichiara il Capogruppo PD in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, il quale così prosegue.
“Con queste nomine e con il relativo approdo del nuovo Decreto Calabria in Parlamento, confido che si possa chiudere il momento della polemica, del tifo, delle gaffe e delle sceneggiate da talk show e “fare tesoro” di questo periodo in cui la Calabria ha ricevuto i riflettori nazionali per le manchevolezze strutturali e ataviche in ambito sanitario (che hanno costretto tutti noi ad un inevitabile nuovo lockdown, con i relativi costi umani, sociali ed economici). Tutti noi che abbiamo responsabilità pubbliche dobbiamo pensare soltanto a rimboccarci le maniche e a contribuire, ognuno per le proprie competenze, al raggiungimento di obiettivi non più rinviabili: il risanamento, l’uscita dal commissariamento e la tutela del diritto fondamentale dei cittadini alla salute e alle cure”.
“In questi giorni difficili – continua Bevacqua – senza strepiti mediatici e con la opportuna pazienza, abbiamo interloquito con il commissario regionale, il partito nazionale e la delegazione al Governo del PD, al fine di far maturare una riflessione sulle scelte che erano state fatte in precedenza. Un mio ringraziamento va anche a Giuseppe Zuccatelli che, dimostrandosi uomo delle istituzioni, ha rassegnato le proprie dimissioni su richiesta del ministro Roberto Speranza. La nuova nomina, però non deve farci dimenticare che il commissario non è e non può essere un uomo solo al comando. La politica regionale deve coadiuvarne l’azione e fungere da stimolo per poter tornare protagonista nelle scelte sanitarie del futuro. Altre Regioni, tra cui il Lazio governato da Nicola Zingaretti, hanno dimostrato come sia possibile uscire dai commissariamenti, che non devono diventare delle prigioni eterne, in cui i veri condannati, fra l’altro, sono i cittadini”.
“Oggi – conclude Bevacqua – mi sento di affermare che possiamo uscirne: il nuovo decreto ci consentirà di avere le condizioni necessarie per farlo ma ad ognuno toccherà fare la propria parte. Al deficit strutturale, diversamente da altri periodi della recente storia calabrese, si aggiunge l’inedita e tragica situazione pandemica, motivo per cui non è più tempo di tentennamenti o esitazioni. Serve unità e responsabilità da parte di tutti”.