Acquappesa :: Terme Luigiane: la Federterme ha chiesto un incontro urgente al prefetto di Cosenza.
ACQUAPPESA :: 12/12/2020 :: La Federterme italiana ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Cosenza per esaminare la situazione creatasi alle Terme Luigiane. Anche la Federterme italiana ha espresso grande preoccupazione per la situazione delle Terme Luigiane, che segue da tempo. Il presidente della Federterme, Massimo Caputi, ha inviato nella giornata di ieri al prefetto di Cosenza, al presidente delle Regione Calabria, all’assessore regionale alle Attività Economiche e ai sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa, una lettera con la quale spiega di aver appreso con vivo stupore che i sindaci con una comunicazione del 4 dicembre hanno “fatto venir meno le residue certezze minime che avrebbero consentito alla nostra associata di proseguire con la gestione delle Terme Luigiane. La S.A.TE.CA. S.p.A. è stata comprensibilmente costretta a chiudere il complesso termale”.
“Tale comunicazione”, spiega Caputi, “contraddice apertamente ed integralmente gli accordi contenuti nel verbale dell’incontro tenuto in Prefettura l’8 febbraio 2019”. La nota sottolinea, infine, come “la posizione inspiegabilmente assunta dai due Comuni abbia ormai ingenerato una gravissima crisi, anche occupazionale, che pone a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda e dell’indotto da questa generato, così come, in termini più ampi, gli equilibri economico-occupazionali di tutto il territorio”. La lettera del presidente di Federterme, Massimo Caputi, si conclude con una richiesta ufficiale al Prefetto di Cosenza di promuovere un incontro urgente sul tema da svolgere, con le modalità consentite e, quindi, in via telematica. Intanto anche i lavoratori delle Terme Luigiane si stanno mobilitando, supportati dal segretario provinciale del sindacato Cisl, Gerardo Calabria, che ha pure chiesto un incontro urgente al Presidente della Giunta regionale della Calabria, Antonino Spirlì, nonché all’assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo, Fausto Orsomarso.