Ponte sullo Stretto di Messina: dal ministero dei trasporti arriva l’ok.
MESSINA :: 08/05/2021 :: Il gruppo di lavoro del Ministero dei Trasporti sul Ponte sullo Stretto di Messina da il suo ok all’ipotesi di un ponte (meglio a più campate) mentre ritiene meno praticabile l’idea del tunnel. Queste le conclusioni che si leggono in un lungo documento depositato sul sito del Mit in cui si legge che “Sussistano profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina”.
Il Ponte “consentirebbe anche di aumentare notevolmente l’integrazione delle due citta’ metropolitane di Reggio Calabria e Messina, che gia’ oggi esprimono circa il 30% della domanda di attraversamento dello Stretto”, prosegue la Relazione. Un’unica area metropolitana integrata dello Stretto, con i suoi 800mila abitanti, “costituirebbe un acceleratore di sviluppo piu’ che proporzionale alla dimensione demografica”.
Più in dettaglio il documento espone i pro e i contro dei progetti: “Il sistema con ponte a più campate consentirebbe di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi multimodali, un minore impatto visivo”. Sempre il ponte a più campate avrebbe “una minore sensibilità agli effetti del vento, costi presumibilmente inferiori e maggiore distanza dalle aree naturalistiche pregiate”.
Viceversa: “Per il sistema con tunnel in alveo appaiono più critiche le considerazioni sul rischio sismico, soprattutto in corrispondenza dell’attraversamento delle sponde per la presenza di estesi sistemi di faglie attive, non sufficientemente noti”. Il gruppo di lavoro suggerisce di “sviluppare la prima fase del progetto di fattibilità limitando il confronto ai due sistemi di attraversamento con ponte a campata unica e ponte a più campate.
Per quanto riguarda il finanziamento dell’opera il gruppo di lavoro ritiene “più efficiente finanziare il sistema di attraversamento interamente e trasparentemente a carico della finanza pubblica, anche in relazione ai benefici diffusi che l’opera ha sull’intero Paese. Il gruppo di lavoro propone di valutare diversi livelli di pedaggio per autovetture, autocarri, treni locali/regionali, treni ad Alta Velocità e treni merci, tali da stimolare la domanda di mobilità e lo sviluppo socioeconomico dei territori coinvolti”.