Diamante :: Comune: un tavolo per discutere sulla qustione dei precari.
DIAMANTE :: 01/02/2008 :: In attesa del convegno proposto da rifondazione comunista per discutere della situazione dei precari, sono gli stessi lavoratori definiti precari che prestano servizio presso gli uffici del comune di Diamante a prendere la parola. Attraverso una lettera inviata ieri al sindaco Ernesto Magorno, al segretario comunale Nicola Falcone, e a tutti i responsabili degli uffici interessati, i quindici lavoratori, il cui contratto scade il 31 marzo 2008, hanno presentato domanda esplicita di stabilizzazione.
La richiesta prende spunto dalla disponibilità di posti vacanti nella pianta organica nonché dall’attuale legge finanziaria che all’articolo 3 comma 94 recita: “le amministrazioni predispongono, sentite le organizzazioni sindacali, nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni per gli anni 2008, 2009, 2010, piani per la progressiva stabilizzazione del personale già utilizzato con contratto co.co.co. in essere alla data del primo gennaio 2008, (data di entrata in vigore della presente legge), e che alla stessa abbia già espletato attività lavorativa per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio antecedente al 28 settembre 2007, presso la stessa amministrazione”. La richiesta dei quindici lavoratori pare sia stata corredata del curriculum degli stessi che testimonierebbe l’attività lavorativa svolta presso il comune. Alla data del 29 settembre 2007 i precari avrebbero conseguito i tre anni di attività lavorativa presso l’ente che rappresentano il presupposto richiesto dalla legge per godere della stabilizzazione. Vista tale delicata situazione, i quindici precari, sono intervenuti anche sulla scelta dell’amministrazione comunale relativa ai bandi pubblicati rispettivamente il 25 e il 28 gennaio per l’assunzione di sei unità lavorative a tempo determinato, chiedendone la revoca. Tali bandi, secondo i precari, andrebbero ad ingarbugliare ulteriormente la situazione che necessita in maniera prioritaria della programmazione triennale del personale.
Gaetano Bruno