CATANZARO :: 19/01/2022 :: Nel corso del 2021, nel trentesimo anno di applicazione della normativa sugli scioglimenti per mafia, sono stati emessi 14 decreti di scioglimento di Consigli comunali per infiltrazioni mafiose, riguardanti tutti Comuni del Mezzogiorno: Puglia 4 (Squinzano, Carovigno, Foggia, Ostuni); Calabria 4 (Guardavalle, Nocera Terinese, Simeri Crichi, Rosarno); Sicilia 4 (Barrafranca, San Giuseppe Jato, Calatabiano, Bolognetta); Campania 2 (Marano di Napoli, Villaricca). Lo rende noto l’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione nel cui sito web è disponibile una analisi dell’Osservatorio Parlamentare. Una parte significativa delle relazioni prefettizie si concentra sul ruolo svolto dagli Amministratori locali e dai dipendenti comunali, elencando elementi di collusione, scelte amministrative inquinate dalle organizzazioni criminali, parentele e frequentazioni con soggetti controindicati (appartenenti ai clan, oppure a questi contigui o comunque vicini). Il cuore delle relazioni è inoltre costituito dall’analisi dei settori della vita pubblica che sono inquinati dagli interessi della criminalità organizzata. Da una lettura complessiva di queste emerge chiaramente che lo scopo principale delle mafie, nel loro operare sul territorio, è costituita dalla ricerca di occasioni di infiltrazione nell’economia locale, attraverso l’accaparramento di appalti e la gestione di servizi pubblici: queste operano mostrando spiccate attitudini imprenditoriali, utili anche per reinvestire i proventi illeciti delle loro attività, e capacità di tessere relazioni con uno spettro di amministratori locali, a partire dalle campagne elettorali.
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