Calabria: caporalato, 15 misure cautelari e sequestri in 10 aziende agricole.
CASTROVILLARI :: 31/03/2022 :: I carabinieri di Cosenza, assieme ai colleghi di altre province di Calabria e Basilicata, hanno portato a termine un’operazione di contrasto al fenomeno del caporalato. I militari, coordinati dalla procura della Repubblica di Castrovillari, hanno notificato 15 misure cautelari (6 in carcere e 9 ai domiciliari) a persone gravemente indiziate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, minacce ed estorsioni. Si tratta di 13 italiani, di un soggetto rumeno e di uno bulgaro. L’indagine è partita da Mirto Crosia (Cosenza) e si è allargata anche nelle province di Crotone (Strongoli, Cirò Marina) ed in quella lucana di Matera (Policoro). Col medesimo provvedimento giudiziario è stato disposto il sequestro preventivo di beni e quote aziendali in 10 imprese agricole, di cui 4 in provincia di Cosenza, 5 in quella di Crotone ed una nel materano, oltre a 5 veicoli utilizzati dai ‘caporali’ per il trasporto dei lavoratori sfruttati. L’indagine copre un arco temporale che va dal 2018 al 2021 ed ha accertato retribuzioni dai 15 ai 30 euro al giorno per 12 ore di lavoro, assenza totale di visite mediche anche in caso di infortunio e brevissimi periodi di riposo. Oltre alle disumane condizioni di lavoro i caporali esigevano pure la restituzione di parte dello stipendio ed istruivano i lavoratori (gambiani, nigeriani e rumeni) per dichiarazioni di comodo in caso di controlli.