SAN NICOLA ARCELLA :: 16/11/2022 :: Si è tenuta ieri presso la sede dell’amministrazione provinciale di Cosenza, alla presenza della presidente Rosaria Succurro, del sindaco Eugenio Madeo, del vicesindaco Maria Teresa Carbone, dell’assessore Paolo Mele, dei consiglieri comunali Fabrizio Vergara, Osso Daniele, Luigi Caparrotta, Paolo Laino e Antonietta Cirimele, la conferenza di presentazione della proposta di legge regionale, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di San Nicola Arcella, per la tutela e la valorizzazione dell’Arcomagno.
La grotta dell’Arcomagno è classificata come geosito di interesse nazionale da parte di ISPRA (L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Riveste carattere scientifico, di tipo geomorfologico e geostrutturale, paesaggistico, trattandosi di bellezza naturale oggetto di vincolo ai sensi del DLgs 42/2004 e deve il suo nome alla presenza di un grande arco naturale, alto circa 20 metri, escursionistico e didattico, per la compresenza di un punto panoramico, dal quale si osserva anche l’isola di Dino e di vegetazione autoctona ascrivibile alla macchia mediterranea.
Nel tempo distacchi di blocchi rocciosi di varia volumetria e conseguenti crolli dai sovrastanti versanti rocciosi hanno reso pericolosa la fruibilità del percorso, per cui le Amministrazioni Comunali sono state costrette dal 2001 in poi ad emettere ordinanze di chiusura e ad installare barriere atte ad impedire il transito dei numerosi visitatori diretti verso l’Arcomagno.
Ciò nonostante negli anni è continuato il flusso continuo di visitatori che hanno superato barriere ed ostacoli, pur di andare a visitare il sito ed organizzare bivacchi, assembramenti oltre ogni limite, rendendo fortemente invasiva la fruibilità del luogo.
Nel 2017-2018 sono stati eseguiti degli interventi per la messa in sicurezza del percorso. Il certificato di regolare esecuzione stabiliva però che il percorso poteva essere aperto, per ridurne i rischi, solo con visite guidate e controllate.
Con ordinanza sindacale, a partire dal 16 luglio 2022, con l’organizzazione di visite guidate e controllate, è stato possibile riaprire il percorso che conduce alla spiaggetta dell’Arcomagno, vietando il passaggio in mare sotto l’arco, la sosta sotto la grotta per ragioni di sicurezza, di portare sdraio, ombrelloni, teli ed altri oggetti ingombranti, consumare cibi e bevande, con sosta limitata per ragioni di decoro e per rendere sostenibile e non invasiva la fruibilità del luogo. Per far fronte a tali spese il Comune ha introdotto il pagamento di un ticket per tutti i visitatori.
I risultati sono stati molto soddisfacenti. Sono notevolmente aumentati i visitatori, oltre 14.000 in due mesi circa, non si sono verificati incidenti, è migliorata la qualità della fruizione ambientale e soprattutto ne ha tratto vantaggio sia il Comune, che la stessa Regione, in termini di immagine e di positiva promozione pubblicitaria.
La L.R. 21 dicembre 2005, n. 17 ha disciplinato l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato a fini turistico-ricreativi, delegate alle Regioni ai sensi del D.P.R. n. 616/1977, nonché di quelle conferite ai sensi del D.L. 31/3/1998, n. 112, il cui art.3 ai commi 3 e 4 così recita: “la legge regionale attribuisce agli enti locali le risorse umane, finanziarie, organizzative e strumentali in misura tale da garantire la congrua copertura degli oneri derivanti dall’esercizio delle funzioni e dei compiti trasferiti, nel rispetto dell’autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali…..Qualora la Regione non provveda entro il termine indicato, il Governo adotta con apposito decreto legislativo le misure sostitutive”. Nulla, però, di tutto ciò è mai avvenuto.
Non è assolutamente semplice la gestione di un sito così fortemente attrattivo come l’Arcomagno. Nè sono sufficienti le risorse fino ad ora utilizzate, che hanno consentito solo, in limitati periodi dell’anno, visite guidate e controllate e per tenere puliti i luoghi interessati.
Abbiamo pubblicato i nuovi avvisi per l’affidamento del servizio. Se ci saranno associazioni ambientaliste e di volontariato che intendono farsi carico di garantire i servizi, avranno priorità rispetto ad altre eventuali proposte.
Occorrono continue manutenzioni annuali per mantenere in sicurezza il più possibile il percorso ed il sito, ed anche una continua e necessaria attività di promozione turistica e culturale, a tutto vantaggio anche dell’intera Regione Calabria.
Con la proposta di legge inviata ai Presidenti del Consiglio e della Giunta Regionale ed a tutti i Consiglieri Regionali sono stabiliti gli obiettivi della Regione, le funzioni del Comune, la rendicontazione delle spese annuali per la manutenzione ordinaria e la promozione turistica della Calabria, attraverso le immagini spettacolari e fortemente suggestive dell’Arcomagno, per il quale abbiamo avviato la procedura perché venga riconosciuto come patrimonio dell’Umanità.