Ponte stretto: Minasi, “benefici a calabresi e siciliani”.
REGGIO CALABRIA :: 20/03/2023 :: “Leggo le ultime dichiarazioni di Osvaldo Napoli, ora nella segreteria nazionale di Azione, che, con riferimento al Ponte sullo stretto, parla di ‘presa per i fondelli di calabresi e siciliani che impiegano ore per spostarsi da un paese all’altro’ e che poi, nelle stesse dichiarazioni, salta improvvisamente, con un volo logico non troppo comprensibile, sulla flat tax e la riforma fiscale e perfino sulla sanità e le mancate indagini diagnostiche, per criticare l’operato del Governo”. Lo afferma la senatrice Tilde Minasi rispondedo alle parole dell’esponente di Azione, che aveva espresso pesanti riserve sulle scelte del governo in tema di Ponte sullo Stretto. “Innanzitutto – prosegue – chi non ha le idee chiare e disegna ‘un futuro immaginario’ appare proprio l’on. Napoli che appunto, con le sue parole, crea e trasmette solo confusione. Poi, soffermandomi in particolare sulla questione Ponte, dico che, in questo momento in cui l’argomento è tornato protagonista sulle cronache di stampa, ho l’impressione che tanti ne parlino solo per potersi ritagliare un po’ di spazio mediatico, per far parlare di sé, magari dopo tanto silenzio su di loro. E’ evidente, ed è confermato dai fatti, che il Ponte sarà soltanto uno degli interventi infrastrutturali che interesseranno Calabria e Sicilia. Il ministro Salvini ha ben chiara la complicata situazione dei trasporti nelle due Regioni e ha già peraltro individuato e destinato cospicui fondi per l’ammodernamento o la realizzazione di alcune importantissime Infrastrutture, come la Statale 106 jonica, per la quale la legge di bilancio ha previsto 3 miliardi di euro, o la ferrovia Palermo-Catania, che ha ottenuto un finanziamento di 3,4 miliardi di euro dalla Bei, la Banca europea di investimento, tanto per fare due esempi. Il Ponte sarà, dunque, solo uno degli interventi previsti e farà da propulsore per altri interventi anche su tutte le infrastrutture di collegamento sul territorio. L’on. Napoli non si preoccupi, quindi, di calabresi e siciliani, che non potranno che trarre benefici dal Ponte sullo Stretto, e torni a occuparsi di altro. D’altronde lui è uno dei tanti che ha attraversato varie legislature in Parlamento, spesso anche tra i banchi della maggioranza, legislature durante le quali nulla si è fatto per le Infrastrutture di Calabria e Sicilia, che sono state abbandonate a se stesse, salvo ricordarsene in caso di tragedie e catastrofi naturali. Di cosa parla, dunque, adesso?”. “Chiudo – conclude Minasi – rivolgendomi anche a Italia Nostra, che in queste ore si è nuovamente espressa, anch’essa, contro il progetto rinato su impulso di Matteo Salvini, parlando di ‘sperpero di danaro pubblico’, che andrebbe invece investito sulle altre Infrastrutture locali. Non capisco perché si continui a ritenere che la realizzazione del Ponte escluda il potenziamento o riqualificazione delle altre opere, cioè strade, autostrade, ferrovie, di Calabria e Sicilia. Il Sud e l’Italia hanno bisogno sia dell’uno che delle altre. E questo governo se ne occuperà”.
In precedenza l’esponente di Azione, Osvaldo Napoli aveva lodato il commissario europeo Paolo Gentiloni dicendo che come dargli torto “quando afferma che il governo si occupa di problemi che non sono dietro l’angolo come il Ponte e la flat tax e trascura la messa a terra del Pnrr”. “Il Ponte sullo Stretto è opera sicuramente importante, dal forte impatto simbolico per l’Italia, la Sicilia e la Calabria. Mi reco speso in Calabria, perché in quella regione sono nati i miei genitori, e conosco bene la condizione deplorevole e di grande arretratezza delle sue infrastrutture. Mi chiedo: ma il diritto dei calabresi a spostarsi da Paola a Lamezia o da Gioia Tauro a Gioiosa Jonica su strade ampie e ben tenute, oppure viaggiare su treni che dispongono di doppio binario e i lavoratori e gli studenti non sono costretti a restare fermi mezz’ora in attesa che passi un altro treno, quel diritto viene prima o dopo la costruzione del Ponte? Lo stesso discorso, senza togliere una virgola, vale per la Sicilia. Non polemizzo con Salvini ma vorrei richiamare la sua attenzione sulla necessità di costruire prima un contesto moderno di infrastrutture per calabresi e siciliani, cioè per quelle popolazioni costrette ogni giorno a veri e propri pellegrinaggi per recarsi al lavoro o a scuola o in ospedale. A coronamento di tutto questo sicuramente dovrebbe esserci il Ponte sullo Stretto. Il simbolo è bello, ma rendere la vita più semplice tutti i giorni è straordinario”.