SCALEA :: 20/02/2024 :: La comunità di Scalea (Cs) è addolorata per la perdita di Carmelo La Torre, 69 anni, un allenatore ed ex calciatore di notevole spessore. Originario di Scalea, Carmelo La Torre ha mosso i primi passi nel calcio nel settore giovanile della squadra biancostellata. I suoi funerali si terranno giovedì 22 febbraio presso la chiesa della SS. Trinità, in località Pantano a Scalea, muovendo da via dott. Domenico Cupido alle ore 9:45.
Appartenente a una generazione di giovani talentuosi che hanno lasciato un segno indelebile anche a livello nazionale, grazie alla vittoria del titolo nazionale Juniores nel 1971, La Torre è stato parte di una formazione di calciatori emergenti che includeva Nino Cardillo, Silvio Longobucco, Carmelo Bagnato e Pasquale Bergamo, solo per citarne alcuni che hanno fatto carriera nel calcio professionistico.
Nino Cardillo ha introdotto inizialmente Longobucco e poi La Torre e Bagnato alla Ternana. Carmelo La Torre, un centrocampista di notevole talento e occasionalmente difensore, ha trascorso una stagione ad Asti prima di approdare al grande calcio con la Ternana nel 1977-78. Dopo una stagione di successo in Serie B, si è trasferito al Bari, una squadra di prestigio guidata dalla famiglia Matarrese. In quattro stagioni al Bari, dove ha totalizzato 87 presenze e segnato 4 reti, La Torre è stato parte di una squadra che ha sfiorato la promozione in Serie A sotto la guida di Catuzzi, infiammando gli appassionati nello storico stadio della Vittoria. Il Bari di quegli anni era celebre non solo per i baresi, ma anche per gli scaleoti come La Torre e Bagnato.
Durante quel periodo, il Bari è stato uno dei primi ad adottare la cosiddetta “zona totale”, una variante del calcio totale basata sulla marcatura stretta di ciascun giocatore nella propria zona d’azione, con un gioco estremamente offensivo in un modulo 4-3-3. La Torre si è distinto come uno dei tre centrocampisti chiave di questa tattica.
Dopo la sua esperienza a Bari, La Torre ha giocato altre due stagioni in Serie C, rispettivamente con Rimini e Rende, ma ha dovuto affrontare una serie di infortuni. Tornato a giocare a livello dilettantistico dopo i trent’anni, ha rappresentato Scalea e Praia, per poi intraprendere la carriera di allenatore, soprattutto presso la scuola calcio dello Scalea 1912.
