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Assolto il dott. Cesareo: nessuna colpa medica nella morte di Pietro Novellis.

GRISOLIA :: 05/10/2024 :: Il dott. Maurizio Cesareo è stato assolto con formula piena dall’accusa di omicidio per la morte del sig. Pietro Novellis, deceduto il 31 luglio 2020 a Grisolia. Anche la Casa di Cura Istituto Ninetta Rosano, Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo, dove Novellis era stato ricoverato il 22 luglio 2020 e dimesso lo stesso giorno, è risultata priva di responsabilità. Il processo, celebrato davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Paola, è iniziato il 4 agosto 2020, due giorni dopo il ritrovamento del cadavere del sig. Novellis nella sua abitazione.

Il PM della Procura di Paola, dott. De Franchis, aveva ordinato un’autopsia sul cadavere, e i familiari di Novellis si erano rivolti all’avvocato penalista Antonio Crusco di Scalea per essere assistiti. Le indagini si concentrarono sui medici che avevano preso in cura il paziente al pronto soccorso prima del decesso. Gli avvocati della famiglia Novellis sostenevano che la morte fosse dovuta a colpa medica, imputando imprudenza, negligenza e imperizia ai sanitari. L’autopsia, condotta dai consulenti del PM, dott. Bernardo Cavalcanti e dott. Guglielmo Cordasco, evidenziava presunte responsabilità del dott. Cesareo, in contrasto con il parere del consulente della difesa, dott. Panfilo Maiurano.

La difesa, rappresentata dall’avv. Giovanni Falci del Foro di Salerno e supportata dall’avv. Tommaso Cesareo, figlio dell’indagato, richiese una perizia per chiarire le divergenze tra le consulenze. Nel frattempo, 23 familiari di Novellis, rappresentati dagli avvocati Luigi e Antonio Crusco, si costituirono parte civile. Gli avvocati Crusco ottennero anche la chiamata in causa della Tirrenia Hospital come responsabile civile.

Il giudice Roberta Carotenuto accolse la richiesta della difesa e nominò tre esperti: il prof. Antonio Oliva, medico legale; il prof. Francesco Alessandrini, specialista in chirurgia toracica e cardiologica; e il dott. Vincenzo Arena, specialista in anatomia patologica. I periti, dopo un attento esame, affermarono, durante l’udienza del 6 febbraio 2024, che non esistevano elementi di colpa medica a carico del dott. Cesareo, che aveva operato in conformità alle linee guida internazionali. Criticarono inoltre la qualità dell’autopsia e la conservazione irregolare dei campioni da parte dei consulenti del PM.

L’avv. Falci richiese il rito abbreviato, che si concluse il 18 marzo 2024 con l’assoluzione del dott. Cesareo, nonostante la richiesta di condanna e risarcimento avanzata dagli avvocati Crusco per i familiari di Novellis.