CROTONE :: 21/04/2025 :: “Papa Francesco non è più tra noi. Uomo umile e buono che trasmetteva una pace interiore. Il suo sorriso, la sua tenerezza e la sua sempre pronta risposta, alcune volte anche ironica, trasmettendo la sua semplicità – racconta il maestro Michele Affidato, orafo del Vaticano, che lo ha incontrato numerose volte – Il Pontefice argentino che dal 2013 ha guidato la Chiesa universale, è stato un faro per l’umanità, instancabile pellegrino di pace e di speranza. Il suo Pontificato si è distinto per il suo forte messaggio di inclusione, misericordia e attenzione agli ultimi. Fin dai primi anni, il Santo Padre, attraverso il suo Magistero ha lanciato sempre messaggi che potessero parlare al cuore delle persone, capaci di trasmettere amore verso gli altri e continui inviti alla salvaguardia del creato. In ogni incontro avuto con Papa Francesco mi sono arricchito non solo spiritualmente ma anche umanamente, facendomi cogliere ogni volta la sua umanità e nello stesso tempo la grandezza nel chiedere di pregare sempre per lui. È stato un grande onore aver lavorato per Papa Bergoglio realizzando numerose opere scultoree e orafe che ne ha fatto dono ai Capi di Stato, di Governo, Ministri e autorità religiose di tutto il mondo che gli facevano visita in Vaticano. Opere, queste, realizzate insieme a mio figlio Antonio dove sono stati raffigurati nel metallo messaggi di pace, di amore, di accoglienza e di solidarietà. Temi molto cari al Santo Padre e che oggi, in questa giornata di dolore e commozione per la sua scomparsa, siamo orgogliosi di aver raccontato con la nostra arte momenti salienti del suo Magistero Pontificio”. Così vuole ricordarlo il maestro Michele Affidato, che ha ricevuto prestigiosi incarichi dalla Segreteria di Stato Vaticana per realizzare delle opere per Papa Francesco. Tra le più significative realizzate: le formelle scultoree raffigurante il “Dialogo tra le Generazioni”, “Accoglienza e Fraternità” e la “Cura del Creato”. Ed ancora sculture in bronzo della Madonna “Mater Ecclesiae” e della “Salus Populi Romani”, venerata nella Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, a cui il Santo Padre era molto devoto e che aveva espresso il desiderio, dopo la sua morte, di essere sepolto vicino l’altare della Vergine. Opere queste che Papa Francesco in un’Udienza privata, concessa al Maestro e alla sua famiglia nel Palazzo Apostolico per quanto realizzato ebbe a dire: “E’ un piacere salutarvi. Sono originali trasmettono un messaggio (riferendosi alla formella Dialogo tra generazioni). Per esempio questa non è soltanto l’unione delle generazioni ma fa capire che si può guardare una persona dall’alto in basso per aiutarla a sollevarla. E’ un messaggio! E’ Bellissimo, bellissimo, io sono contentissimo di tutto questo”. Inoltre tra le tante realizzazioni per la Segreteria di Stato, anche gli anelli episcopali con l’effige della Salus Populi Romani e la Rosa d’Oro, altissima onorificenza vaticana che il Pontefice concede a personalità cattoliche, principesse, santuari e immagini della Vergine.
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