Rende (Cs) :: Universit?: Waterloo in Calabria.
RENDE :: 09/07/2008 :: “Waterloo in Calabria”. E’ un progetto che lega l’Università della Calabria e l’Università di Waterloo per favorire lo scambio di studenti e docenti in attività di studio, didattica e ricerca. Un progetto sottoscritto con un accordo tra le Università nel mese di dicembre del duemila e che ha trovato nei primi quattro anni il sostegno finanziario della Presidenza della Giunta regionale della Calabria, guidata dall’on. Chiaravalloti.
Il recente viaggio del Presidente, on. Agazio Loiero, negli Stati Uniti e in Canada ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica calabrese e di quella calabro – canadese l’importanza di riprendere e valorizzare al meglio tale programma rivolto alle nuove generazioni per una reciproca conoscenza e attaccamento ai valori culturali, antropologici, sociali, in modo da creare le condizioni favorevoli per scambi duraturi che abbiano al centro il tema dello sviluppo economico.Il progetto “Waterloo in Calabria”, unitamente a quello instaurato con l’Università di York –Toronto, grazie al supporto anche della Fondazione Calabro – Canadese, che ha come Presidente onorario l’ex Giudice della Corte Suprema del Canada, on. Frank Iacobucci, e Presidente esecutivo, Mimmo Sisca, potrebbe ritornare a vivere in modo molto più intenso se il Presidente Loiero manterrà fede alle sue promesse fatte a Toronto alla comunità calabro – canadese. E’ partita da Toronto, infatti, la richiesta di riprendere tale importante percorso di scambi culturali tra le Università calabresi e quelle degli Stati Uniti e Canada, per merito del prof. Gabriel Niccoli, dell’Università di Waterloo, coordinatore del progetto su delega del Rettore, prof. Johnston.Nel prendere la parola in occasione dell’incontro tenutosi a Toronto con il Presidente Loiero, il prof. Gabriel Piccoli ha sottolineato: “E’ mio sincero auspicio che in un prossimo futuro si possa concretizzare un suo ritorno, come Governatore, nella nostra città di Waterloo, molto legata alla Calabria. Oltre alla fruttuosa convenzione di scambio con l'Università della Calabria, attiva dal duemila, vorremmo che si estendesse anche all’Università di Catanzaro e Reggio Calabria, forte del fatto che vantiamo addirittura una offerta didattica diffusa che va col nome di "Waterloo in Calabria"”. “In quest'ambito, e riallacciandomi alle parole conclusive del Suo intervento, mi permetta, signor Presidente, di cogliere – ha sottolineato il prof. Niccoli- l'occasione per ricordarle che la Regione Calabria ripristini tempestivamente l’erogazione dei fondi a sostegno di detti scambi in modo che i nostri giovani, soprattutto della Calabria, possano usufruire del knowhow e spinoff tecnologici applicati (che hanno reso Waterloo celeberrima nel mondo), dispiegandoli poi sul territorio calabrese e ingranando così quel tipo di imprenditoria sana di cui la nostra regione ha tanto bisogno”.Il rapporto tra l’Università della Calabria e l’Università di Waterloo risale agli inizi degli anni settanta, allorquando il Rettore, prof. Nino Andreatta, decise di realizzare un centro di calcolo nell’edificio polifunzionale e perché fosse impostato secondo le moderne tecnologie si decise di attivare un rapporto di collaborazione proprio con l’Università canadese di Waterloo.