A Filadelfia torna il Carnevaletto, tra tradizione, ironia e sapori locali.

FILADELFIA :: 19/03/2025 :: Si è tenuto a Filadelfia (Vv) il tradizionale “Carnevaletto”. La tradizione, interrotta per alcuni anni, è stata ripresa da un gruppo di trentenni denominatisi “Gli Amici del Carnevaletto”, in collaborazione con la Pro Loco cittadina e con il supporto dell’attività locale “Giardino in gioco”.

La storia del Carnevaletto è tanto semplice quanto efficace: Carnevale, personaggio bonaccione e amante del buon cibo e del vino, si sente male, probabilmente a causa dei suoi eccessi, anche se lui preferisce credere che sia colpa dell’invidia.

Accompagnato dalla moglie “Corajisima” (raffigurante la Quaresima), giunge in barella nella piazza del paese dove, su un palco allestito per l’occasione, si procede a un intervento chirurgico, eseguito da un medico strampalato coadiuvato da due infermieri. Il trio, alternando sorsi di vino e morsi a crocchette di carne durante la finta operazione, procede a estrarre le interiora del povero Carnevale (rappresentate da salsicce) e a prelevarne il sangue, magicamente tramutatosi in vino. Al termine dell’intervento, il medico pronuncia la storica frase: “L’operazione è riuscita, il paziente è morto.”

Segue quindi un corteo funebre allegorico, alla presenza di preti, vescovi, Papi e suore, accompagnati dal complesso musicale di Filadelfia “Giovanni Gemelli”, fino a raggiungere il terreno storico della Società Operaia, dove il fantoccio di Carnevale viene bruciato.

Quest’anno si è poi tornati in piazza per degustare delle ottime braciole, preparate dalle mani esperte delle donne della Pro Loco, accompagnate dal vino locale. La tradizione è stata ripresa nel 2020 e gli Amici del Carnevaletto hanno voluto mantenere la storica sede di partenza: la falegnameria Destito.

Nel segno dell’innovazione sono stati introdotti due nuovi personaggi:

  • Catarnuzzasdocchiamuorti, nemesi del medico, convinta che a uccidere Carnevale non sia stato il cibo bensì l’invidia;
  • Caronte, che legge il testamento di Carnevale, confermandone l’animo goliardico, e lo accompagna nell’aldilà.

Novità di quest’anno è stata anche la presenza di una bambolina raffigurante “Corajisima”, che ha aperto il corteo, simboleggiando l’inizio della Quaresima.

Il Carnevaletto è, in definitiva, un inno alla vita vissuta giorno per giorno e la rappresentazione di una saggezza popolare che invita a godere delle piccole cose, assaporando i piaceri della vita terrena senza lasciarsi condizionare dal giudizio altrui.