fbpx

Acquappesa :: Presentato all’Istituto per il Turismo il testo sul caso Fallara e sul ‘Modello Reggio’.

ACQUAPPESA :: 10/04/2013 :: “Il caso Fallara. Storia del ‘modello Reggio’ e del suo tragico epilogo”, raccontato dai giornalisti Giuseppe Baldessarro e Gianluca Ursini in un libro – inchiesta in cui è rispecchiata la corruzione che dilaga in tutto il nostro paese. Una triste caratteristica, la corruzione, che mai ha smesso di scandire il susseguirsi delle vicende storiche della nostra nazione.

Purtroppo. Un problema cronico della società italiana con cui si fa riferimento, in realtà, a due reati specifici: la corruzione propriamente detta, quando si offre denaro a un pubblico funzionario per riceverne dei vantaggi, e la concussione, quando è il pubblico ufficiale a richiedere una ricompensa in cambio di favori da elargire.

Quel che è accaduto alla città di Reggio Calabria e la vicenda che ruota intorno ad Orsola Fallara, la dirigente del Settore Finanze e Tributi del Comune, morta il 17 dicembre 2010 dopo aver ingerito dell’acido muriatico- si pone come un’indagine su quel “Modello Reggio” di cui Orsola Fallara era cardine.  
<< Volevamo semplicemente, ha spiegato Baldessarro, che la gente iniziasse a capirne la complessità. Per noi, era importante che una storia che ha rappresentato un punto cruciale nell’evoluzione di Reggio Calabria fosse fissata, ricostruita in tutti i suoi aspetti. Almeno per quanto possibile in questo momento storico. C’è un processo in corso e probabilmente gli eventi si evolveranno, ma noi sentivamo la necessità di raccontare un pezzo di storia di questa città>>.

Una città carica di debiti Reggio Calabria, debiti difficili da calcolare,  la cui entità si conoscerà forse al termine dell’inchiesta in corso, ed in cui è evidente l’enorme quantità di sprechi che ne hanno caratterizzato l’amministrazione nel periodo in cui il “Modello Reggio” ha spopolato. Enormi quantità di denaro utilizzati per finanziare e promuovere un’immagine vincente della città, un impatto mediatico immediato, una tecnica usata per creare consenso elettorale. E che costava milioni di euro. Attorno ad Orsola Fallara, sostengono oggi i magistrati, ruotava tutto il sistema di ricche consulenze, bilanci truccati e artifici contabili, messo in atto per sostenere le spese folli volute dall’amministrazione comunale in quegli anni.

<<Le microstorie di consulenti, associazioni, partiti, professionisti che sono ingrassati all’ombra delle casse di Reggio Calabria, ha proseguito ancora Baldessaro, sono gli ingredienti di un’ inchiesta scomoda, che rivela i meccanismi perversi e le trame dettate dall’amministrazione della città che l’attuale governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha governato ininterrottamente dal 2002 al 2010.

Oggi si trova sull’orlo della catastrofe finanziaria, sottoposta a ben due verifiche ispettive, da parte del Ministero dell’Economia e della Procura di Reggio Calabria, e indagata dalla Commissione d’Accesso Antimafia>>.

L’immagine che viene fuori è quella di una città strana, una città che per anni ha fatto finta di non vedere e non sapere, per anni ha negato l’evidenza. E oggi Reggio piange su se stessa perché non è più neppure in grado di fare autocritica. Eppure nessuno può permettersi il lusso di dire “Io non sapevo”, perché come andavano le cose in questa città lo sapevano tutti. La Fallara è un episodio di questa città, ma attorno alla lei hanno ruotato decine, centinaia di personaggi che questa storia hanno contribuito a costruirla. Oggi tutti si mostrano sbigottiti per quanto è successo, ma non poteva che finire così.

Il “Modello Reggio” si è rivelato un enorme”bluff”, per il quale il conto da pagare sarà alto, molto alto, e che, preannunciato come tale da alcuni che sono rimasti inascoltati, ha finito per travolgere tutti. La città di Reggio non si diverte più.

Adriana Sabato