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All’IPSEOA di Castrovillari seminario sulle eccellenze del Parco del Pollino.

CASTROVILLARI :: 06/12/2021 :: Nella sala ristorante dell’IPSEOA “K. Wojtyla” di Castrovillari si è svolto il seminario “Le eccellenze alimentari del Parco del Pollino, tra tutela e valorizzazione”, organizzato dai prof.ri Luigi Blotta e Carmine Sirufo, al quale hanno partecipato le classi quinte dell’istituto. Dopo l’introduzione del prof. Blotta che ha illustrato il bisogno di valorizzare i prodotti del territorio del Parco del Pollino, per cambiare l’immagine della Calabria, terra di cattiva sanità e delinquenza; ha preso la parola la dirigente dell’istituto, la dott.ssa Immacolata Cosentino, che ha sottolineato l’importanza del seminario odierno come raccordo tra il mondo della scuola e il mondo produttivo, concentrando l’attenzione su tutto ciò che si perde e ciò che rimane nella cultura e società attuale.

In seguito al videomessaggio del presidente dell’Ente Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, assente per impegni istituzionali, è intervenuto il dottor Vincenzo Aversa, agronomo dell’Ente Parco, il quale ha evidenziato la necessità di tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico, favorendo i prodotti comuni in un parco formato da 56 comuni, 3 province e 180.000 abitanti, che abbraccia due regioni: la Calabria e la Basilicata. Subito dopo la lettura da parte di due studenti di brani di viaggiatori del Gran Tour sulla Calabria, il dottor Nicola Gallo, responsabile dell’Arsac-Ce.D.A. n.2del Pollino-Castrovillari, ha illustrato le virtù e proprietà della cipolla bianca di Castrovillari, coltivata in grandi quantità fino al 1970, venendo scambiata con il formaggio di pecora prodotto dai pastori di Terranova del Pollino, una cipolla di alta qualità e con poco acido piruvico, che sta per diventare un prodotto De.Co.(denominazione comunale) ad opera dell’amministrazione comunale di Castrovillari.

A sua volta il prof. Carmine Sirufo ha ribadito che bisogna conoscere e scegliere i prodotti di eccellenza del territorio calabrese  per cambiare lo stereotipo culturale, partendo dalle piccole cose della vita quotidiana. Il seminario si è concluso con l’intervento di Maria Nunzio Gallo, Presidente Società Agricola Campotenese, nata nel 2014, formata dai figli dei soci fondatori dalla Cooperativa Agricola Campotenese, fondata nel 1976 per creare un sistema più efficiente e moderno per l’allevamento dei bovini. Un’azienda basata sulla formazione continua e sulla sostenibilità ambientale, dove sono impiegate 40 persone, età media 30/40, che offre una fonte di lavoro importante in una terra martoriata dall’emigrazione, capace di creare delizie come il caciocavallo, la ricotta, la mozzarella, vari tipi di formaggio, la salsiccia e prosciutti vari, oltre un delizioso formaggio al tartufo.

Di Michele Messina