Amantea :: La manifestazione del 24 ottobre deve riaccendere le coscienze.
AMANTEA :: 10/10/2009 :: Ormai i giochi sono fatti, quel poco di ripresa che a poco a poco sembrava essersi riattivata per la crescita turistica e morale della regione Calabria è stata distrutta da un uragano micidiale, vecchio 20 anni. Ci riferiamo alla triste storia della nave Jolly Rosso, dell'affondamento sospetto di altre navi a largo del Mediterraneo e dello smaltimento illegale di rifiuti tossici e radioattivi, non solo in mare ma anche nell'entroterra calabrese. Grande lavoro quindi, non c'è che dire, dei media nazionali che hanno voluto mettere in luce questa terribile vicenda.
Ma ora, di tutto questo chiasso, cosa rimane? Se lo Stato non interverrà che cosa avremo ottenuto dal polverone mediatico che si è creato? A nostro modesto avviso, se lo Stato non farà niente per garantire l'effettiva bonifica del territorio incriminato come radioattivo, se non si provvederà al recupero della nave Cunsky sul fondo del mare a largo di Cetraro, se lo Stato resterà immobile di fronte a tutto questo, è chiaro che, per l'ennesima volta, la regione Calabria ci perderà ed anche di brutto.
Il settore del turismo è praticamente a zero, mercato ittico è in calo. Chi verrà mai a far fare il bagno ai propri figli in un mare radioattivo come il nostro? Forse è proprio quello che si voleva, riuscire a distruggere definitivamente l'immagine del nostro territorio, sotto tutti i punti di vista, e successivamente fregarsene come molti hanno sempre fatto. Si ringraziano vivamente tutti i conterranei che hanno contribuito con la loro ignoranza a creare tutto questo.
Forse è questo che si intende fare, è successo venti anni fa e succederà anche adesso. Il 24 ottobre ad Amantea ognuno di noi ha il diritto ma anche il dovere di protestare di fronte a questo schifo. E' inammissibile che dopo un mese dal ritrovamento di una nave affondata, dopo le testimonianze di un pentito, dopo aver scoperto che su una collinetta tra Serra D'Aiello e Aiello Calabro è stata trovata con molta probabilità una zona al alto livello di radioattività, dopo tutto questo ancora non è stato fatto niente per fare “davvero” luce.
Solo se il popolo manifesterà il proprio odio verso questa indifferenza allora tutti saranno costretti a sentire quello che abbiamo da dire. Non ripetiamo lo stesso sbaglio di allora, questa volta alziamo la voce contro un sistema che vuole che questa regione sia costantemente in ginocchio. Le coscienze calabresi devono accendersi adesso che ne abbiamo l'opportunità. E' proprio quando succedono questo tipo di cose che si deve avere la forza per reagire alle ingiustizie che per anni si sono susseguite in Calabria.
Molti con ogni probabilità vogliono che questa storia venga dimenticata. Sabato 24 ottobre 2009 ad Amantea il popolo calabrese avrà l'opportunità di bacchettare tutti quelli che hanno intenzione di “smaltire illegalmente” questa storia fata di abusi ed indifferenza, ribelliamoci così da lasciare un segno positivo e di speranza per il futuro di tutti noi e dei nostri figli. Non siamo carne da macello, nessuno ci deve più imbrogliare. Chiediamo supporto alle scuole di tutti i paesi calabresi affinché si attivino anche loro per una serie di cortei fatti direttamente dai giovani. Partecipiamo tutti quanti a questo grande evento