COSENZA :: 17/02/2024 :: «L’autonomia differenziata produrrebbe l’impoverimento e la desertificazione umana del Mezzogiorno, come sa benissimo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che però nega l’evidenza per ammansire la Lega». L’ha detto il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria, nel suo intervento a un confronto pubblico sull’autonomia differenziata svoltosi al Teatro Rendano di Cosenza, moderato dal giornalista Arcangelo Badolati e con la partecipazione, oltre al senatore Irto, del sindaco cittadino Franz Caruso, dell’arcivescovo della diocesi locale, monsignor Giovanni Checchinato, del presidente della Svimez, Adriano Giannola, e del presidente dell’Anci nazionale, Antonio De Caro. «È falso – ha precisato Irto – che l’autonomia differenziata aiuti a distinguere i buoni amministratori da quelli cattivi. Il presidente Roberto Occhiuto sa perfettamente che i livelli dei servizi regionali dipendono anche da una burocrazia capace e che, dunque, serve una nuova dirigenza pubblica del tutto a prescindere dall’autonomia differenziata. A tale riguardo, ricordo, per esempio, che non c’è ancora alcuna chiarezza sui debiti e sui bilanci degli ospedali e delle Asp del Servizio sanitario calabrese, cui mancano i nuovi Atti aziendali e da cui i medici scappano via, come avvenuto di recente nella Pediatria dell’ospedale di Crotone». «Allora – ha sottolineato Irto – il dovere della politica, di là da bandiere e appartenenze, è mettere il Sud in condizioni di parità con il resto del Paese, perché, come hanno ammonito i vescovi calabresi, sono enormi le diseguaglianze fra cittadini meridionali e settentrionali riguardo ai diritti. È immorale – ha concluso il senatore dem – spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata, sospinta da un partito fondato sulla secessione che, con il silenzio e la complicità dei propri alleati di centrodestra, sta raggiungendo l’obiettivo originario».
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