Castrovillari (Cs) :: Shoah: una giornata per non dimenticare.
Questa si tiene in sinergia con la Biblioteca Civica “Umberto Caldora”, con la Mediateca di Castrovillari, l’ATI Infomedia e la Fondazione Internazionale “Ferramonti di Tarsia per l'amicizia tra i popoli”. Una importante giornata celebrativa di “memoria condivisa” per non dimenticare le pagine più buie della storia del '900.
L’iniziativa sarà introdotta dai saluti del sindaco, professor Franco Blaiotta, e vedrà la partecipazione del dottor Carlo Spartaco Capogreco, Presidente della “Fondazione Ferramonti”, che presenterà la XXI edizione del Memoria-meeting Fondazione Ferramonti, e della dottoressa Teresa Grande, docente all’Università della Calabria. I lavori, invece, saranno coordinati dalla dottoressa Maria Pina Cirigliano, collaboratrice della Mediateca di Castrovillari.
Nell'ambito della manifestazione verrà proiettato il film “18.000 giorni fa” (1993) della regista Gabriella Gabrielli, liberamente tratto dal libro di Carlo Spartaco Capogreco “Ferramonti: la vita e gli uomini del più grande campo d'internamento fascista 1940-1945”, ambientato nel più grande campo d'internamento fascista “Ferramonti”. Inoltre nel foyer del teatro Sybaris sarà allestita una mostra collettiva sul tema “Identità e memoria” con la collaborazione di artisti che, con grande sensibilità, hanno voluto dare il loro pregevole contributo attraverso le loro opere.
Un momento, insomma, per riflettere sugli orrori dell’olocausto e sulle tantissime vittime innocenti che ha provocato.
“Un modo anche – dichiara il sindaco, Franco Blaiotta- per meditare da vicino quei fatti che hanno caratterizzato il ‘900 e la nostra storia e per affermare che oggi non può esistere una politica indifferente ai valori della libertà, della democrazia e degli stessi diritti fondamentali, sanciti dalla Costituzione che necessitano sempre più di essere tutelati e rispettati per evitare errori e, soprattutto, orrori.
“Un momento del genere- aggiunge- è un’ occasione per ribadire il ruolo che deve avere sempre più la politica, la quale deve essere garante delle “ cento voci, dei cento colori”, dove ogni fede religiosa, ogni cultura, ogni uomo può esprimersi e dove è possibile costruire pun
ti di incontro e di dialogo tra le diverse identità.
“E’ pure questa- conclude il primo cittadino- la motivazione per cui si vuole fare memoria della Shoah, consapevoli che oggi più che mai bisogna garantire condizioni di pace”.