Castrovillari :: Riflessioni sul divieto di esposizione del Crocifisso nelle scuole.
CASTROVILLARI :: 09/11/2009 :: La recente sentenza della Corte di Strasburgo, sul divieto di esposizione del Crocifisso negli ambienti scolastici, ha creato, in generale, disagio, perplessità e stupore, nel mondo della Scuola, a tutti i livelli di rappresentanza, anche se qualcuno l’ha accolta in maniera favorevole. Come Istituzione scolastica non possiamo fare a meno di esimerci dal commentarla, pur nel rispetto degli Organismi europei, poiché interessa migliaia di giovani, centinaia di docenti e di operatori scolastici e altrettante famiglie del nostro Distretto scolastico.
Innanzitutto essa colpisce, nell’intimo, la sensibilità dei Cristiani e dei Cattolici che sono la stragrande maggioranza di coloro i quali frequentano o sono impegnati nel mondo della Scuola.
Secondariamente, non essendo numerosi gli alunni di altre religioni o di tendenze ateistiche, per come abbiamo modo di constatare nella nostra azione quotidiana, la presenza del Crocifisso non ha mai creato difficoltà o turbamenti in coloro i quali la pensano diversamente dai Cristiani o dai Cattolici.
Anzi, molto spesso, l’esposizione del Crocifisso nella Scuola, diventa occasione di riflessioni, di considerazioni e di dibattito, positivi e proficui, soprattutto con coloro i quali hanno propensioni morali e religiose, diverse da quelle della maggioranza.
Né è possibile accettare la motivazione che ha ispirato la sentenza della Corte europea circa una presunta violenza ideologica e religiosa esercitata negli allievi dalla presenza del Crocifisso in un’aula scolastica.
Dovremmo, seguendo questa logica, modificare tutti i programmi, soprattutto quelli relativi alle Scienze umane ed alle Materie letterarie, poiché in essi il confronto con il Cristianesimo è quotidiano ed inevitabile!
Del resto tutta la Cultura occidentale, volenti o nolenti, è impregnata di Cristianesimo e di Cattolicesimo; il Carnevale stesso, se consideriamo il suo intrinseco significato e la sua genesi, è legato indissolubilmente ad uno dei tempi “più forti” dell’anno liturgico: la Quaresima!
Così come tantissimi eventi dell’anno e della vita che, ormai, sono diventati patrimonio comune di tutti, dei credenti, dei non credenti, degli agnostici, degli indifferenti, dei cosiddetti laici o laicisti che dir si voglia!
Vogliamo, dunque, dare inizio ad una ridicola stura per la soppressione di tutto ciò che è intriso di Cristianesimo, onde evitare che siano urtate e sconvolte le sensibilità di coloro i quali praticano religioni, credenze, opinioni, diverse?
Distruggeremo, così, la nostra Civiltà occidentale, salvata dalle orde barbariche e preservata dal Cristianesimo, dalla Chiesa e dai suoi Rappresentanti, per dare inizio ad una rinnovata “barbarie” che cancellerebbe, d’un colpo solo, la nostra identità europea!
Non a caso il Santo Padre Giovanni Paolo II si batté, invano , per far inserire nella Costituzione dell’Europa la famosa dicitura sulle “radici cristiane” del Continente.
In questi giorni, nei quali, il Vescovo di Cassano, Mons.Vincenzo BERTOLONE, ha indetto una missione popolare che, dal 7 al 19 novembre, coinvolgerà, in modo particolare, la Città di Castrovillari, si potrebbe, fra le varie iniziative che interesseranno, con l’apporto dei Docenti di Religione, gli Istituti scolastici e per le quali si chiede la più ampia e benevola collaborazione delle SS. LL. , discutere di Cristianesimo, di Laicità, di Tolleranza, di Integrazione, di Libertà religiosa, dell’importanza che le Religioni e, soprattutto la Cattolica, hanno per lo sviluppo integrale dell’Uomo.
Con la certezza che questo mio umile invito verrà accolto, porgo cordiali saluti.