Catanzaro :: Bevacqua: Allarmante la situazione ospedaliera calabrese, anche in prospettiva evoluzione emergenza Covid.
CATANZARO :: 22/08/2020 :: “È da tempo che stiamo denunciando il non-governo degli ospedali calabresi. Gli episodi negativi si susseguono senza tregua e la Regione manifesta solo la sua assenza. È di pochi giorni fa il caso, sul quale avevamo lanciato l’allarme, del paziente rimasto due giorni in Pronto Soccorso con febbre alta e poi risultato positivo al Covid, senza che si fosse provveduto al tempestivo tampone. È di ieri la tragedia della donna al sesto mese di gravidanza, arrivata in ospedale con forti dolori e poi deceduta. Ecco perché, nei prossimi giorni, depositeremo una interrogazione urgente alla Presidente Santelli e al Direttore del Dipartimento Salute”. È quanto dichiara il Capogruppo PD in Consiglio Regionale, Domenico Bevacqua, il quale aggiunge: “Non si tratta di turare le falle in emergenza: c’è bisogno di una programmazione reale. Una programmazione ancora più necessaria considerando il rischio aumento curva contagi covid per la prossima stagione autunnale. D’altronde, tutti i segnali vanno purtroppo in questa direzione. Con la nostra interrogazione, chiederemo cosa si è fatto per nuove assunzioni di personale medico e paramedico; di quanto sono state aumentate le postazioni reali di terapia intensiva; se e in che misura sia stato implementato il necessario numero di Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA); quale coordinamento ci si possa attendere fra rete ospedaliera e assistenza territoriale”. Sia chiaro – prosegue Bevacqua – non è solo una questione di governo regionale: il ministro Speranza non si può limitare a inviare ispezioni dettate dalla contingenza. Sono mesi che, come Gruppo PD, gli stiamo chiedendo di intervenire in maniera seria per eliminare il disastroso Decreto 35 e ripensare organicamente tutta la logica del commissariamento, a cominciare dalla scelta errata del continuo invio di manager esterni”. “La prima ondata del Covid – conclude Bevacqua – ha tenuto pressoché indenne la Calabria. Ma sarebbe tragicamente colpevole pensare di affidare questa terra e i suoi cittadini unicamente alla buona sorte”.