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Catanzaro :: Regionali: Mario Occhiuto ha incontrato i referenti dei Comitati Pro Occhiuto Presidente.

"I principali alleati del nostro progetto restano i calabresi che vogliono davvero il cambiamento"

CATANZARO :: 12/10/2019 :: Proprio ieri, 11 ottobre, era arrivata l’investitura ufficiale di Silvio Berlusconi e di Forza Italia per la candidatura di Mario Occhiuto a governatore della Calabria, lanciando di fatto ufficialmente la campagna elettorale.

E oggi l’attuale sindaco di Cosenza ha incontrato, secondo un programma stilato in precedenza, i referenti dei Comitati locali Pro Mario Occhiuto Presidente, nel Grand Hotel Paradiso in viale Europa a Catanzaro Lido. Si tratta dei primi 250 comitati già costituiti.

All’appuntamento sono intervenuti 27 referenti locali che attraverso un confronto diretto hanno potuto affrontare diversi temi per la Calabria, avanzando le rispettive proposte: turismo, agricoltura, sicurezza stradale, infrastrutture, raccolta differenziata dei rifiuti, trasporti, associazionismo, precariato.

I riflettori della stampa questa mattina sono andati al protagonista del giorno, Occhiuto, anche in virtù del clamoroso dietrofront della Lega che, al momento, non sembra voler rispettare gli accordi del Centrodestra in Calabria, dichiarando di non sostenere la scelta di Forza Italia in questa regione. “Noi – ha risposto Mario Occhiuto a una precisa domanda dei giornalisti – siamo partiti da tempo a proposito della mia candidatura, scendendo in campo innanzitutto con la costituzione di comitati civici, sulla scorta del buon governo realizzato nella città di Cosenza. Una scelta quindi non tanto sulla mia persona quanto sul lavoro svolto in questi anni, dimostrando che tutto si può fare e che non è vero che in Calabria le cose non possano cambiare. Abbiamo un progetto politico fondato su importanti idee e aperto ad essere condiviso dai partiti politici. Forza Italia ha aderito praticamente subito. Noi pensiamo di rivolgerci ai calabresi, perché sono loro che devono decidere quale futuro vogliono avere. Non ci piacciono le scelte imposte dall’alto. Dovrebbero poi parlare i fatti – ha aggiunto Mario Occhiuto – Cosenza si distingue per il cambiamento che effettivamente c’è stato, e sull’impiego, durante, la mia amministrazione di 400milioni di euro in opere pubbliche quando invece in Calabria da decine di anni non si impiegano le risorse dei fondi strutturali. Abbiamo riqualificato i fiumi, smantellato i campi rom, abbiamo restaurato e recuperato tutti i monumenti pubblici di proprietà comunale, abbiamo portato la città ad essere la prima già dal 2012 per la raccolta differenziata, siamo stati più volte premiati come Comune riciclone e siamo stati premiati come città innovativa nel campo della produzione culturale, inoltre siamo risaliti nella graduatoria Legambiente dal 95esimo posto fino al quinto posto in Italia, come prima città del Centro Sud, e in Italia soltanto dopo città che sono mostri sacri della vivibilità come Mantova, Parma, Trento e Bolzano. Quindi i risultati che abbiamo raggiunto sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto, poi, siamo riusciti a cambiare quella sensazione che tutto in Calabria debba essere difficile. Abbiamo reso orgogliosi i calabresi, in questo caso i cosentini, che oggi sono contenti di dire di quale città sono. Il nostro – ha ancora proseguito Occhiuto – è adesso un progetto politico sulla Calabria fondato su alcune idee ben precise. L’unità è un valore ma non è il valore essenziale. Qui non è tanto importante fare le campagne elettorali con uomini calati dall’alto, bensì fronteggiare i problemi della Calabria. Dobbiamo pensare con preoccupazione che avremo presto uno spopolamento rilevante e non soltanto in relazione ai borghi, perché ai nostri giovani al Nord vengono offerti occupazione e servizi. Quindi, a proposito degli alleati, sento di dire che l’unità è un valore solo se è realmente a favore di quel cambiamento che richiedono i calabresi. L’unità tanto ricercata deve essere uno strumento, non deve essere un ostacolo al cambiamento. Penso che tutte le cose belle siano sempre contrastate, come pure sta avvenendo per questa mia candidatura. Il governatore della Calabria non deve gestire il potere, deve gestire i problemi ed avere soprattutto una visione complessiva del futuro della Calabria. Si tratta di una missione. Attorno al nostro progetto ci sono tantissime persone che ci credono e ci spingono ad andare avanti. Non è né una questione personale né una velleità, mi sembra irresponsabile abbandonare questo percorso. C’è la volontà diffusa e anche la convinzione che in Calabria si possa davvero cambiare, lo dobbiamo ai nostri figli”.

Il candidato governatore Mario Occhiuto non ha mancato di rispondere ai quesiti relativi alle motivazioni della Lega in fatto delle sue pendenze giudiziarie: “Capisco tutto – ha detto – ma è chiaro che, chiunque lavora, si mette in discussione e si fa dei nemici. Io sono stato un professionista prima di diventare sindaco, un architetto e un editore tv. Non è fuori dal mondo incorrere, per chi opera, in questioni giudiziarie. Ciò che mi lascia perplesso riguarda il fatto che le accuse oggi arrivano da chi fa del garantismo una bandiera ed è anche stato difeso dagli alleati da cui oggi prende le distanze. Il garantismo non si può fare a fasi alterne”.

Occhiuto ha quindi concluso la manifestazione di Catanzaro con una certezza: “Consideriamo alleati tutti coloro che condividono questo progetto. Anzi, i nostri principali alleati sono per noi proprio i calabresi, come successe a Cosenza nel 2016 quando avevamo contro tutti i partiti e dalla nostra parte la gente. Percorreremo tutte le strade possibili per l’unità – ha chiosato – e, se non ce ne saranno, vorrà dire che ne costruiremo delle nuove”.

I prossimi appuntamenti in programma sono gli incontri provinciali con i comitati e l’inaugurazione della sede regionale di Cosenza che verrà aperta in piazza Bilotti.