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Cetraro :: Controlli a tappeto della Guardia Costiera.

CETRARO :: 25/03/2010 :: Continua incessante la ricognizione del litorale di giurisdizione al fine di reprimere eventuali illeciti comportamenti in materia ambientale,demaniale e tutela della fauna marina, da parte del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro, nell’ambito della realizzazione del documento programmatico regionale disposto dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria.

A seguito di accertamenti di Polizia Giudiziaria finalizzati a reprimere eventuali abusi in materia di pesca marittima sono stati denunciati due ambulanti in località Fuscaldo e Paola che vendevano i prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e senza nessuna autorizzazione. I pesci erano all’interno di secchi poggiati per terra sulla strada esposti agli agenti atmosferici, gas di scarico delle auto e senza nessuna precauzione. L’attestazione di non idoneità al consumo umano e del cattivo stato di conservazione è stato attestato dal medico veterinario dell’ASP intervenuto sul posto.

·          Persone denunciate n° 2 per violazione art. 5 lett B Legge 283/1962. Totale prodotti ittici (bianchetto di sardina , alici, etc..) posti sotto sequestro 13 kg.

Sempre in materia di controllli sulla filiera della pesca è stato denunciato un ristoratore del Tirreno cosentino (Belvedere M.) perché deteneva circa 14 kg di prodotti ittici (gameroni, gamberetti, aragosta, etc..) in cattivo stato di conservazione (così come attestato dal medico veterinario dell’ASP) e privi di certificazione di rintracciabilità obbligatoria per la messa in vendita. Oltre alla comunicazione alla Autorità Giudiziaria al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

Durante i controlli sul demanio marittimo, sono stati trovati nei comuni di Cetraro e Fuscaldo due discariche abusive per l’abbandono di materiale edile, in particolare pezzi di mattonelle, tegole e calcinacci per un estensione totale di circa 86 mq. Aree poste sotto sequestro probatorio già convalidato dalla locale Procura, per la violazione art. 192 comma 1 del Decreto Legislativo 152/2006 (norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – Divieto di abbandono) sanzionato dall’art. 256 comma 3 dello stesso decreto (attività di gestione dei rifiuti non autorizzata). Sono in corso indagini per accertare gli autori del fatto e per risalire ai proprietari dei terreni.